ROMA – Riportare il 4 ottobre, San Francesco d’Assisi, festa nazionale come era stato fino al 1977. È la proposta di legge avanzata da Noi Moderati e dal primo firmatario, il leader Maurizio Lupi, che sarà discussa alla Camera dei deputati giovedì. Successivamente passerà al Senato per il via libero definitivo.
Il ddl, come scrive Il Corriere della Sera, “ha già incassato l’ok dal grosso della maggioranza: Fratelli d’Italia e Forza Italia sono favorevoli ed è facile credere che anche la Lega si accodi”. Sempre il quotidiano fa sapere che la “legge, se approvata, non conterrà l’emendamento presentato da Dieter Steger, deputato del Gruppo misto-Minoranze linguistiche, che prevedeva di rendere festa nazionale anche il 19 marzo, giorno in cui si celebra san Giuseppe”.
La data, quindi, diventerebbe rossa in calendario, così come Natale o Ferragosto. Per la Chiesa Cattolica, il 4 ottobre è la festa dei due patroni d’Italia, San Francesco e Santa Caterina da Siena. Nel 1958 era diventata solennità anche civile, per poi essere abrogata nel 1977.
In caso di un ritorno, scuole e uffici pubblici di conseguenza rimarebbero chiusi. E, nel privato, la giornata lavorativa verrebbe pagata con maggiorazione. Il vero e proprio cambiamento, però, lo si vedrebbe dal 2027. Nel 2026 – anno dell’ottocentesimo anniversario della morte di San Francesco – il 4 ottobre cadrà di domenica.
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