Roma, 25 set. (askanews) – Il presidente cinese Xi Jinping ha esortato oggi i funzionari della regione autonoma dello Xinjiang, a maggioranza musulmano-uigura, a dare piena attuazione al controllo del Partito comunista cinese, mantenendo la stabilità sociale nello Xinjiang. Lo hanno riferito i media di stato.
La visita di Xi nella capitale regionale Urumqi, in occasione della celebrazione dei 70 anni dalla definzione di regione autonoma, segue celebrazioni simili in Tibet il mese scorso.
Parlando ai funzionari locali, Xi ha dichiarato che il governo regionale deve “attuare pienamente e accuratamente” la strategia di governo di Pechino, coordinando sviluppo e sicurezza per mantenere la stabilità sociale, secondo l’agenzia di stampa statale statale Xinhua.
Con circa 26 milioni di abitanti, lo Xinjiang è al centro delle accuse di osservatori e governi occidentali, compresi gli Stati uniti, per l’utilizzo del lavoro forzato e persecuzioni contro gli uiguri musulmani. Pechino ha sempre negato tali accuse.
Pechino ha incorporato lo Xinjiang dopo la fondazione della Repubblica popolare cinese il primo ottobre 1949. Prima di allora, la regione, conosciuta come Turkestan orientale, era controllata da signori della guerra durante la guerra civile tra il Pcc e il partito nazionalista Kuomintang. Il primo ottobre venne istituita la Regione autonoma sotto stretto controllo centrale.
Negli ultimi decenni la regione ha conosciuto episodi di disordini, in particolare nel luglio 2009, quando giovani uiguri a Urumqi protestarono per l’uccisione di loro connazionali nel Guangdong, venendo duramente repressi.