domenica, 20 Aprile , 25

Milano-Cortina, Vonn: “Brignone merita di esserci, se qualcuno può farlo è lei”

(Adnkronos) - "Federica Brignone? Mi è dispiaciuto molto sapere del suo infortunio, piuttosto grave, e le ho scritto un messaggio su Instagram, sperando davvero che torni. Ha avuto una stagione incredibile. Essere sul podio con lei e Gut, e vedere cosa ha fatto vincendo il titolo assoluto, la donna più anziana ad aver mai vinto

Pasqua, leader scatenati sui social per gli auguri tra selfie e colombe della pace

(Adnkronos) - Leader scatenati sui social per gli auguri di Pasqua. Ognuno a modo suo, i big della politica hanno celebrato la ricorrenza con un post, una foto o semplicemente con frasi a tema. Giorgia Meloni ha scelto il classico selfie accompagnato da un breve messaggio: "Buona Pasqua a tutti voi. Che sia un giorno

Alcaraz choc a Barcellona, perde con Rune e dice addio al secondo posto Atp

(Adnkronos) - Delusione Carlos Alcaraz a Barcellona. Il tennista spagnolo oggi, sabato 20 aprile, ha perso la finale dell'Atp 500 'di casa' contro il danese, numero 13 del mondo, Holger Rune, che si è imposto in due set con il punteggio di 7-6 (8-6), 6-2. Alcaraz arrivava dal trionfo di Montecarlo, quando aveva battuto all'ultimo

Agroalimentare, Api: indicare origine pesce anche al ristorante

AttualitàAgroalimentare, Api: indicare origine pesce anche al ristorante

Quello allevato in Italia è “garanzia di qualità e salubrità”
Milano, 5 ago. (askanews) – L’Italia è il primo consumatore al mondo di spigole e orate, ma il Paese ne produce appena il 20%, per questo “è necessario far conoscere al consumatore l’origine del prodotto, non solo al supermercato, dove è già obbligatorio, ma anche al ristorante, dove non abbiamo informazioni sul pesce che scegliamo, né conseguentemente, garanzie di tracciabilità”. A chiederlo con una nota è il presidente dell’Api Pier Antonio Salvador, leader dell’Associazione dei Piscicoltori di Confagricoltura, che rappresenta il 90% delle aziende di acquacoltura italiane.
Il presidente evidenzia l’importanza di una maggiore informazione sul pesce che viene consumato nella ristorazione, soprattutto nel periodo estivo, in cui c’è un notevole incremento della domanda proporzionale all’aumento del flusso turistico nel nostro Paese. “Eppure – ha ricordato Salvador – pur essendo l’Italia il primo consumatore al mondo di spigole e orate, siamo in grado di esaudire appena il 20% della richiesta con la produzione degli allevamenti italiani. Il restante 80% lo importiamo”.
L’Api si sta battendo, anche a livello europeo, affinché l’origine del prodotto sia obbligatoria non solo nella Gdo: questo, secondo l’associazione, valorizzerebbe l’acquacoltura italiana, che ha i più elevati standard di sicurezza alimentare e salubrità, grazie al costante lavoro delle imprese del comparto in termini di innovazione e certificazione della sostenibilità.
“Anche sul fronte dell’alimentazione negli allevamenti c’è stata una grande evoluzione – ha aggiunto Andrea Fabris, direttore dell’Api – che ha ulteriormente migliorato la qualità del prodotto e favorito al contempo la salvaguardia dell’ambiente marino”.
Sul fronte delle caratteristiche organolettiche, i pesci allevati in Italia sono ricchi di Omega-3, di vitamina D e sono molto digeribili: un bambino è in grado di assimilarli già dall’ottavo mese. Sono poveri di colesterolo e forniscono appena un centinaio di calorie per ogni etto di prodotto, diventando a tutti gli effetti un alimento dietetico, ideale anche per sportivi e anziani.
“L’acquacoltura italiana potrà essere ancora più sostenibile (non solo dal punto di vista ambientale, ma anche sociale ed economico) e competitiva – ha concluso Salvador – se ci sarà un forte impulso al suo sviluppo, fornendo a questa attività agricola più spazio e garantendo una maggiore semplificazione burocratica. Attualmente, per quanto riguarda la maricoltura, a fronte di 8.000 km di coste, sono attive solamente 21 concessioni off-shore, mentre altri Paesi che si affacciano sul Mediterraneo ne hanno centinaia. L’Italia potrebbe insomma supplire alla domanda crescente di consumo del pesce, favorendo la creazione di nuovi posti di lavoro nelle aree rurali e costiere”.

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