venerdì, 4 Ottobre , 24

Israele, raid su Beirut: obiettivo il nuovo leader di Hezbollah

(Adnkronos) - Nuovo raid di Israele su Beirut nelle prime ore del 4 ottobre. L'obiettivo del nuovo attacco aereo sulla capitale del Libano sarebbe Hashem Safieddine, il principale candidato a raccogliere l'eredità di Hassan Nasrallah come leader di Hezbollah. Le forze di difesa israeliane (Idf) non hanno inizialmente diffuso informazioni sul raid. Secondo le informazioni…

Grande Fratello, Clarissa Burt eliminata

(Adnkronos) - Clarissa Burt è il primo concorrente eliminato dal Grande Fratello 2024-2025. Nella puntata di giovedì 3 ottobre, finita dopo la mezzanotte, il televoto finale ha salvato Amanda Lecciso e ha decretato l'uscita di Clarissa Burt. "Sto bene così, è stato un gran viaggio. Tutti mi hanno dato qualcosa, spero di aver lasciato qualcosa.…

Nobel, fra rumors e toto-nomi: verso la settimana dei Premi

(Adnkronos) - Al via la settima dei Premi Nobel. I vincitori delle varie sezioni saranno annunciati tra il 7 e il 14 ottobre a Stoccolma, ma come ogni anno sul web fioccano le ipotesi. Per il Premio per la pace, il più prestigioso dei sei Nobel, sono state presentate 286 candidature e gli esperti ritengono che…

Bach: “Boxe alle Olimpiadi di Los Angeles? Si decide entro il 2025″

AttualitàBach: "Boxe alle Olimpiadi di Los Angeles? Si decide entro il 2025″

Caso Khelif: “Test genetici contro i diritti umani” Roma, 10 ago. (askanews) – I disastri della boxe in termini di arbitraggi e organizzazione non sono passati inosservati. Il Cio non riconosce più l’Iba che organizza il pugilato mondiale ed ora si è in cerca di una risposta per le Olimpiadi di Los Angeles 2028. “Penso che la risposta arriverà nel prossimo anno – ha detto Thomas Bach -, Il Cio non organizzerà la boxe senza un partner affidabile. Se vogliono che i loro atleti possano ancora competere per le medaglie olimpiche, devono organizzarsi con una nuova federazione”. E a proposito del caso dell’algerina Khelif ha aggiunto: “Per quanto riguarda i cromosomi e i test di questo tipo, ci è stato detto che potrebbero essere contro i diritti umani perché possono essere invasivi. Abbiamo detto fin dall’inizio che se qualcuno ci presenta un sistema scientificamente solido per identificare uomini e donne, noi siamo i primi a farlo. Non ci piace questa incertezza. Non ci piace la situazione generale, quindi saremmo più che lieti di approfondire la questione. Ma non è possibile che qualcuno dica che questa non è una donna solo guardando qualcuno o cadendo preda di una campagna di diffamazione da parte di un’organizzazione non credibile”.

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