La giovane ricercatrice, originaria di Acerra (Napoli), ha coordinato il gruppo di analisi teorica dell’esperimento che ha portato alla prima storica fotografia del buco nero e ha svolto le sue attività di ricerca anche in Russia e Germania
di Antonio Parrella
CAIVANO. Al liceo statale “Niccolò Braucci”, presieduto dal professore Giovanni La Montagna, fari puntati sull’universo. Un importante forum sul tema “Viaggio nello spazio: il buco nero” si è svolto giovedì scorso, 16 maggio, presso la sede dell’istituto di piazza Plebiscito con una relatrice d’eccezione: la scienziata Mariafelicia De Laurentis, ricercatrice presso la sede di Napoli dell’istituto Nazionale di Fisica Nucleare e professore di Astronomia e Astrofisica al dipartimento di fisica dell’Università Federico II di Napoli. Un incontro dibattito fortemente voluto dall’instancabile dirigente scolastico Giovanni La Montagna, a capo dell’istituto caivanese da circa 10 anni. Un liceo Braucci che è diventato oramai un punto fermo di riferimento per studenti e famiglie dell’intera area a nord di Napoli. E l’happening del Braucci si inserisce nell’ambito delle numerose iniziative di promozione delle eccellenze, programmate dal preside e dal Collegio docenti. Quello con De Laurentis è stato un convegno davvero particolare per studenti e docenti. Emozionante. Suggestivo. Appassionante. Un “tete a tete” con l’esperta ricercatrice napoletana, originaria di Acerra, che ha letteralmente accompagnato con mano i presenti in un fantastico viaggio nell’universo, spiegando nei minimi dettagli l’importanza della recente scoperta della storica prima fotografia del “buco nero”. Un racconto fatto con il “cuore”, capace di provocare nei presenti, attraverso le sue parole e le esclusive immagini, caleidoscopiche ed indelebili sensazioni. Ricordiamo che De Laurentis è tra le artefici della fotografia del millennio del buco nero ed ha coordinato il gruppo di analisi teorica di tale esperimento. “Questo straordinario risultato – precisa il preside Giovanni La Montagna – non solo ci ha fatto conoscere la prima immagine di un buco nero, ma rappresenta una prova diretta della presenza di buchi neri supermassicci al centro delle galassie e del motore centrale dei nuclei galattici attivi”. Secondo De Laurentis, la scoperta “conferma l’ipotesi di Albert Einstein, e di altri scienziati vissuti dopo di lui, che i buchi neri esistono e che dentro ci finisce di tutto. E una volta entrato non c’è via di uscita. Insomma una vera e propria aspirapolvere dell’universo”. Tante le domande che gli studenti hanno rivolto all’illustre ospite in uno straordinario viaggio nello spazio. Il tutto condito da un’immensa ammirazione per la giovane scienziata napoletana e con l’augurio finale da parte del dirigente La Montagna, docenti e studenti per un futuro sempre più brillante, che possa concretizzarsi, verosimilmente, nei prossimi anni con l’assegnazione di un prestigioso Premio Nobel. Da annotare, inoltre, che De Laurentis è stata anche membro della collaborazione internazionale EHT (Event Horizon Telescope), una rete distribuita su tutta la Terra, costituita da oltre 200 ricercatori e da un insieme di radiotelescopi. Aggiunge il preside La Montagna: “La giovane astrofisica acerrana, che ha coordinato il gruppo di analisi teorica dell’esperimento che ha studiato e fotografato per la prima volta il buco nero, ha guidato con sapienza e maestria anche i nostri studenti del Braucci in un’affascinante passeggiata nell’universo. Una esperienza unica, che ha coinvolto e stimolato i giovani liceali, accendendo in loro il forte desiderio di emulare la giovane scienziata nella sua appassionata ricerca e sete di conoscenza”.