di Antonio Parrella
Era stata presa di mira diverse volte dai vandali nei suoi cinque anni di “vita”. E’ la triste storia dell’ex “casetta dell’acqua” di Caivano, ubicata nella villa comunale “Falcone e Borsellino”, a pochi passi dal comando di polizia locale, ora completamente distrutta da un incendio notturno, verosimilmente di origine dolosa.
Nel suo quinquennio di permanenza, nelle adiacenze del centralissimo Corso Umberto, aveva già subito vari saccheggi e raid notturni, che, dopo altri interventi effettuati per il suo ripristino, avevano portato qualche anno fa la ditta “Acquatec Srl”, seppur a malincuore, a non riparare ancora una volta le “ferite” all’impianto e alla struttura inferte dai manigoldi di turno.
E proprio per questi motivi, la casetta dell’acqua, che erogava il prezioso liquido ad un prezzo molto basso e assai conveniente per i residenti, era stata disattivata.
Tuttavia la struttura realizzata dalla “Acquatec Srl” era ancora presente sul posto. Ma ora restano soltanto le sue ceneri.
Sulla dinamica dell’accaduto stanno già indagando i militari della locale compagnia dell’Arma, agli ordini del capitano Antonio Maria Cavallo.
LE DICHIARAZIONI
“Purtroppo viviamo su un territorio particolarmente difficile – commentano amaramente Antonietta e Giovanni, cittadini che vivono nei pressi del polmone verde – speriamo che la presenza costante delle forze dell’ordine sul territorio possa in futuro scongiurare altri tristi episodi come questo ennesimo incendio, che, tra l’altro, inquina anche l’aria che siamo costretti a respirare”.