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CAIVANO (NAPOLI). Emergenza coronavirus: in campo il consorzio Asi di Pascarola per contrastare il drammatico sociale ed economico. Istituito un fondo a sostegno delle famiglie che sono in difficoltà

UncategorizedCAIVANO (NAPOLI). Emergenza coronavirus: in campo il consorzio Asi di Pascarola per contrastare il drammatico sociale ed economico. Istituito un fondo a sostegno delle famiglie che sono in difficoltà

Nella foto, da sinistra, Nino Navas e Franco Rea, rispettivamente vicepresidente e presidente del Consorzio Asi di II livello di Caivano 

 di Antonio Parrella

CAIVANO (NAPOLI). Emergenza coronavirus, in campo i vertici del Consorzio Asi di Caivano. Nella mattinata di oggi si è svolta stata una riunione in videoconferenza alla quale hanno partecipato il presidente del Consorzio Asi Csa di II livello di Caivano, Franco Rea, i vice presidenti Nino Navas e Iuri Bervicato e l’avvocato Denis Scarmozzino.

Nel summit telematico sono state programmati importanti provvedimenti da mettere subito a regime a sostegno della collettività, con l’obiettivo di contrastare la drammatica epidemia sanitaria, dovuta alla preoccupante diffusione del virus Covid-19 in Italia e nel Mondo e che ora sta facendo riscontrare risvolti tragici anche sotto il profilo sociale ed economico.

Dunque tempestivo l’intervento del direttivo, che ha deciso di costituire così ad horas un “fondo di solidarietà”, dove confluiranno risorse del Consorzio e degli imprenditori per assicurare alle famiglie del territorio più bisognose la fornitura di beni di prima necessità.

E già per domani, lunedì 30 marzo, è prevista una riunione operativa per coinvolgere le istituzioni, le strutture assistenziali locali
e gli imprenditori per rendere immediatamente operativo tale fondo al fine di garantire al più presto i necessari aiuti.

“In questo delicato e drammatico momento, dovuto al virus Covid-19 – assicurano Rea, Navas, Bervicato e Scarmozzino – faremo la nostra parte senza risparmio di energie e di supporto economico, per alleviare, almeno in parte, i disagi ai cittadini meno abbienti”. 

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