Nino Navas, ex vicepresidente del Consorzio Asi di II livello di Caivano :” Purtroppo quest’area attualmente si trova in una situazione di preoccupante impasse ed ha bisogno di una gestione interna rivolta alle reali esigenze degli industriali”
di Antonio Parrella
CAIVANO. Asi di Caivano nella bufera con gli imprenditori sul piede di guerra. Nella querelle è finito il Consorzio Asi di secondo livello che per molte aziende evidenzia ormai da tempo una gestione lacunosa e lontana dalle problematiche che affliggono la cittadella industriale di Pascarola. “Il polo industriale di Pascarola è tra i più competitivi del sud Italia – chiosa l’imprenditore Nino Navas (nella foto in alto con il presidente Giosy Romano), ex vicepresidente del Consorzio Asi di II livello di Caivano – purtroppo quest’area attualmente si trova in una situazione di preoccupante impasse ed ha bisogno di una gestione interna rivolta alle reali esigenze degli industriali. Una conduzione che, a nostro avviso, deve essere affidata in prima persona a imprenditori “veri”, non a semplici funzionari delle aziende. Pertanto chiediamo con forza le dimissioni degli attuali vertici del consorzio Asi di Caivano”. Le dure parole di Navas arrivano al termine di una tavola rotonda degli impresari, svoltasi presso i locali della Wbo (ex Italcables). “Lamentiamo – prosegue Navas – l’assenza di servizi essenziali e di ordinaria amministrazione a fronte dei salatissimi oneri consortili che annualmente vengono corrisposti”. Tra le criticità è finito nel mirino anche il servizio di portierato dei varchi, affidato recentemente a una nuova società, dopo una contestata gara d’appalto, e sulla quale pende ancora un ricorso. Un vulnus che, secondo gli imprenditori, “è alla base di furti e raid ai danni di varie fabbriche”. La replica della controparte, relativamente alle problematiche evidenziate, punta invece l’indice sul disinteresse del Consorzio Asi di I livello di Napoli che “avrebbe completamente abbandonato il Consorzio di Caivano al proprio destino”. Da segnalare che il Consorzio Asi di II livello di Caivano non ha più al suo interno i due rappresentanti del Consorzio Asi di I livello, che si sono dimessi nel giugno dello scorso anno a causa delle profonde divergenze tra le parti. “Inoltre – aggiunge Navas – va segnalato anche l’inefficienza del servizio di raccolta di rifiuti, che ci costringe a pagare società private per ottenere un minimo di pulizia. Tutto questo nonostante contribuiamo al 38 per cento dell’incasso totale della Tari comunale. Pertanto sentiamo la necessità di lavorare per la formazione di un nuovo Consorzio Asi di II livello, atteso che nel 2020 lo stesso decadrà, così come prevede lo statuto”. Intanto buone notizie arrivano sul fronte del Consorzio Asi di I livello di Napoli, presieduto da Giosy Romano. Sono stati stanziati un milione e 500 mila euro per rilanciare e riqualificare l’intera area industriale di Pascarola. Il progetto, che sarà realizzato in 7 mesi di lavoro effettivo, prevede interventi di illuminazione pubblica, opere stradali, barriere stradali di sicurezza, segnaletica verticale e orizzontale e opere a verde. I primi insediamenti produttivi della zona Asi di Caivano risalgono agli anni ’70 e lo sviluppo dell’agglomerato si è andato via via concretizzando raggiungendo ad oggi la sostanziale saturazione con l’occupazione di quasi tutte le aree disponibili. Dagli ultimi dati rilevati si contano circa 110 aziende in attività con quasi 5000 lavoratori, rappresentando così una delle realtà produttive più consistenti della Provincia di Napoli, non solo per il fatturato, ma anche per la presenza di aziende di rilevanza nazionale e sovranazionale tra cui Unilever (ex Algida), Ergom e Ppg. In passato il territorio è stato spesso in balìa di vandali e ladri che hanno costretto diverse fabbriche alla chiusura.