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CAIVANO. Si alza il sipario sulla terza edizione del “Premio Caivano”

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La grande kermesse culturale, organizzata dall’associazione “Sveglia Caivano”, si svolgerà venerdì prossimo 19 luglio, presso il Palazzo Marchesale di Casolla Valenzano. La serata sarà condotta dal giornalista Antonio D’Ascoli.

 Il presidente del Premio Caivano, Nino Navas: “Siamo convinti che la cultura rappresenti il vero strumento attraverso il quale un territorio possa progredire”.

di Antonio Parrella

 

CAIVANO (NAPOLI). Tutto pronto per la terza edizione del “Premio Caivano” che, venerdì prossimo, 19 luglio (inizio ore 20), presso la suggestiva location del Palazzo Marchesale della frazione di Casolla Valenzano, assegnerà i riconoscimenti alle eccellenze del territorio.  Ecco i premiati: il “Premio Caivano” andrà all’ingegnere aereospaziale Ilario Cantiello, mentre i tre leoni d’argento andranno al maestro di pittura Mattia Fiore, all’imprenditore Felice Magri e all’attore Crescenzo Auteri. Targhe speciali anche per la giovane scrittrice Anna Faiola e agli ex dipendenti della Italcables della zona Asi di Pascarola, che dopo i fallimento dell’azienda si sono costituiti in una cooperativa (Wbo Italcables), impegnando tutto quello che avevano per garantire la ripresa della produzione (trefolo e filo per cemento armato pre compresso) della loro azienda precipitata, nel frattempo, in una profonda crisi. La cooperativa ha chiuso l’ultimo bilancio con un fatturato di 20 milioni di euro. La grande kermesse socio-culturale è promossa dalla locale associazione “Sveglia Caivano” ed intende valorizzare le eccellenze di una terra che, nonostante le difficoltà ambientali, si sono affermate con successo in vari campi, non soltanto in Italia ma anche all’estero. Dunque un’iniziativa di particolare rilevanza che si pone l’obiettivo di far conoscere personalità che danno lustro alla città e che in molti casi, nonostante la lontananza, non dimenticano le proprie origini. Per questa terza edizione del “Premio Caivano” il riconoscimento sarà attribuito a Ilario Cantiello, considerato uno tra gli ingegneri di punta di una missione spaziale interplanetaria sviluppata in Airbus UK e commissionata dall’ESA (Agenzia spaziale europea). Cantiello, attualmente residente a Londra, da anni partecipa a diversi progetti spaziali. Tre i “Leoni d’argento”, si annota l’attore-autore teatrale Crescenzo Autieri, che vanta nel suo personale carnet svariate produzioni teatrali di cui egli stesso è autore e interprete. Nella sua Caivano ha avviato, da anni, il progetto “Dietro le quinte”, uno spazio per tutti quelli che amano il teatro e vogliono seriamente e con dedizione affrontare l’affascinante lavoro dell’attore. Leone d’argento per il maestro di pittura Mattia Fiore, che rappresenta una delle personalità artistiche più interessanti  del nostro tempo. Fiore è, tra l’altro, anche membro dell’Accademia Internazionale d’Arte moderna di Roma. La sua costante ricerca ed elaborazione del colore lo ha portato a girare il mondo, ottenendo strepitosi successi in varie mostre internazionali. Il terzo “Leone d’argento” è destinato, come sempre, ad un imprenditore del territorio, andrà a Felice Magri, giovane imprenditore, esponente di una famiglia, dalla solida tradizione imprenditoriale nel campo dell’edilizia che fonda le sue origini negli anni sessanta. Le targhe speciali, invece, saranno consegnate alla giovane scrittrice caivanese, Anna Faiola, reduce dal recente successo letterario del suo primo romanzo, “Ho chiesto rifugio al mondo”, mentre l’altra targa speciale sarà assegnata agli ex dipendenti della Italcables. Ospite d’eccezione della serata, condotta dal giornalista Antonio D’Ascoli, sarà lo scrittore e giornalista Pino Aprile (nella foto al centro), che svilupperà il tema dell’orgoglio di essere cittadini del Sud. “Siamo convinti ormai da tempo che la cultura rappresenti il vero strumento attraverso il quale un territorio possa progredire – sottolinea Nino Navas (nella foto in alto), presidente del Premio Caivano – ed è senza dubbio il valore propedeutico per qualsiasi tipo di sviluppo, anche economico. Pertanto il nostro obiettivo è proporre soprattutto modelli positivi da indicare alla comunità. Nessuna terra è maledetta, il fuoco del domani è nel cuore di ciascuno di noi”.