Il dottor Gaetano Graziano, vicepresidente dell’associazione nazionale dei Direttori dei Centri Commerciali
di Antonio Parrella
CASORIA (NAPOLI). “Le fasi 2 e 3 del Governo non prevedono nulla per i centri commerciali”. Protesta del vicepresidente dei direttori della grande distribuzione, Gaetano Graziano, napoletano doc, da qualche anno numero due dell’associazione dei Direttori dei Centri Commerciali, sodalizio con sede a Milano. Graziano ha sempre lavorato in Campania.
“I centri commerciali – spiega il vicepresidente Graziano, già direttore di un noto centro commerciale di Casoria, sono realtà molto complesse, forse per questo sono “stati dimenticati”, come associazione dei direttori dei Centri commerciali auspichiamo che ci sia un approfondimento delle tematiche relative alle nostre strutture e che si ponga rimedio immediato a questa “dimenticanza” anche perché le ripercussioni economiche saranno catastrofiche per un settore che conta in Italia circa 1.178 strutture attive con 360 mila dipendenti diretti e 36 mila negozi, quasi due miliardi di visitatori all’anno e un fatturato che si aggira intorno ai 139 miliardi di euro circa, un mercato che nel complesso vale il 4% del Pil del Paese”: con questi numeri abbastanza elevati non possiamo ancora aspettare, stando chiusi, fino a quando non ci sarà la certezza di una cura o di un vaccino”.
Dottor Graziano, come si sta preparando l’industria dei centri commerciali in termini di misure di sicurezza per un eventuale riapertura?
”In questo delicato momento di emergenza sanitaria sottolinea Graziano – affinché il centro commerciale possa ancora attirare una clientela, deve garantire al suo visitatore un ambiente sicuro, nel quale egli si possa muovere con la certezza di non correre rischi per la sua salute e dei suoi familiari. Pertanto, come associazione nazionale, stiamo lavorando su diversi e probabili fronti. In primis, assume notevole rilevanza il rispetto delle regole sanitarie di prevenzione del Covid-19, come mascherine, misurazione della temperatura, disinfettanti per le mani e altri dispositivi di protezione individuali. Poi altri punti di estrema importanza certamente sono la gestione dei flussi di visitatori in entrata e la gestione dei percorsi in galleria con l’obiettivo di evitare assembramenti”.
“Inoltre – prosegue Graziano – c’è da tenere sott’occhio anche la delicata gestione degli spazi dedicati ad eventuali code per l’ingresso nei singoli negozi e la gestione giornaliera della sanificazione degli ambienti. Insomma la nostra priorità è quella di riaprire al pubblico in completa sicurezza. Dunque chiediamo al presidente Conte e al Governo un concreto aiuto per sostenere le attività in difficoltà e delle precise direttive che ci consentano di riaprire già dal prossimo mese”.
Poi Graziano mette il dito nella piaga. “Purtroppo – conclude – con questo drammatico passo molti punti vendita non saranno più in grado di ripartire”.