di Antonio Parrella
Il Covid-19 non frena l’azione didattica nel mondo della scuola. E così 13 dirigenti scolastici dell’area a nord di Napoli scendono in campo in tempo di pandemia, per realizzare nuovi progetti e per attuare nuove proposte didattiche. Sono 13 capi di istituto di grado diversi che hanno costituito il “Comitato Dirigenti Scolastici”.
Obiettivo proporre agli Uffici Scolatici Regionali e al Ministero dell’Istruzione nuove iniziative e progetti per le comunità scolastiche, tesi a migliorare l’offerta formativa e la ricerca di nuove strategie di interventi nella didattica curricolare ed extrascolastica.
A presiedere il nuovo organismo è la preside dell’istituto comprensivo “Cilea Mameli” di Caivano, Rosaria Peluso (nella foto). Ma ecco gli altri dirigenti scolastici che fanno parte del neo comitato: Elena Cavaliere (vice presidente), mentre i membri fondatori sono Immacolata Arpino, Adele Caputo, Caterina Errichiello, Agata Esposito, Rosa Frezza, Fernanda Manganelli, Giuseppina Marzocchella, Cristina Novi, Giuseppe Pagano, Rosalba Sorrentino e Osvaldo Tessitore.
“Questo comitato – spiega la preside Peluso – è stato costituito su indicazioni e coordinamento del presidente nazionale incaricato dell’A.N.S.I. (Associazione nazionale Scuola Italiana), Domenico Manzo, e con la collaborazione dei membri del consiglio direttivo nazionale. Vogliamo creare una sinergia tra scuola e istituzioni regionali e nazionali e le priorità sono la formazione dei docenti sulle problematiche della didattica a distanza e sulle nuove tecniche di apprendimento, soprattutto adesso che siamo ancora in piena emergenza sanitaria a causa del coronavirus”.
L’A.N.S.I.
L’Associazione Nazionale Scuola Italiana è stata fondata il 10 dicembre 1946. In base all’articolo 5 del D.leg.vo n. 460 viene classificata come “Ente associativo senza scopo di lucro”.
“Le finalità principali per cui fu fondata la nostra Associazione erano quelle della rinascita democratica del Paese e del risveglio della coscienza civica nel popolo – commenta la preside Peluso – in particolare per il problema della gioventù, sia a livello educativo che lavorativo. Pertanto il raggiungimento di queste finalità ha indirizzato la prima Presidenza A.N.S.I. verso un’intelligente presenza, soprattutto nel campo legislativo”.
Inoltre l’A.N.S.I. ha stipulato convenzioni con numerose Università italiane, consentendo così, nello scorso decennio, l’attuazione di un vastissimo piano di aggiornamento di docenti destinati al sostegno scolastico di soggetti diversamente abili. Dunque tale piano ha consentito l’inserimento nel mondo lavorativo della scuola a circa cinquemila docenti di tutto lo Stivale.
“La vocazione universitaria – aggiunge Peluso – ha radici storiche nella vita dell’A.N.S.I. che, nel lontano 1955, fondò a Cassino anche una Libera Università. L’ateneo operò per ben 20 anni, fino al 1975, anno in cui fu poi statalizzata. Successivamente, nel 1994, sono state gettate le basi giuridiche per la nascita di una Libera Università Europea degli Studi “Giuseppe Giampietro”, caratterizzata dalla formazione a distanza”.