ROMA – L’aula della Camera ha approvato in via definitiva il decreto legge recante disposizioni urgenti per la ricostruzione post-calamità, per interventi di protezione civile e per lo svolgimento di grandi eventi internazionali. I sì sono stati 153, i no 94 e gli astenuti 4.
M5S: “CITTADINI FLEGREI LASCIATI SOLI DAL GOVERNO“
“Dopo aver inglobato il Decreto Campi Flegrei Bis nel Decreto Ricostruzione ed aver bocciato tutti i nostri emendamenti in Commissione, anche in Aula oggi la maggioranza ha dimostrato che i Campi Flegrei non sono una priorità di questo Governo. Tutti gli emendamenti per bloccare i mutui e le tasse a chi è stato sgomberato, per dare la possibilità di intervenire sulle abitazioni private per renderle antisismiche, e per salvaguardare il tessuto socio economico sono stati bocciati. Ci siamo pertanto ritrovati a votare una misura assolutamente insufficiente e senza visione. Una scelta disastrosa del Ministro Musumeci che negli ultimi mesi si è dedicato ad attaccare ed insultare la comunità flegrea. Continuiamo a non capire le decisione scellerate di questo Governo che vuole spendere 13 miliardi per un ponte e non riesce a dare risposte serie a chi oggi sta vivendo una situazione di seria difficoltà”. Così i deputati del Movimento 5 Stelle Antonio Caso ed Ilaria Fontana.
BAKKALI (PD): “NESSUNA RISORSA, SOLO PROPAGANDA”
“Abbiamo sperato fino all’ultimo che, dopo le vittime in Emilia Romagna, Marche e Toscana, e le preoccupazioni dei cittadini dei Campi Flegrei, vi fosse un richiamo allo spirito di unità nazionale e una volontà fattuale di cooperare tra i diversi livelli istituzionali per far giungere sul territorio risorse finanziarie e umane che puntassero su un obiettivo preciso: salvaguardare l’interesse pubblico aiutando le famiglie e le imprese in difficoltà. Invece, nonostante i miliardi di danni, in questo decreto non c’è nulla di tutto questo. Abbiamo assistito con sconcerto solo alle bagarre istituzionali e ai calcoli politici ed elettorali degli esponenti di governo e delle forze di maggioranza. Ma con la propaganda non si ricostruisce. Con gli attacchi scomposti agli enti locali e ai sindaci che hanno gestito le emergenze non si risarcisce nessuno, tanto meno con le notizie false e manipolate sulle risorse. Dopo le sicure falcate con gli stivali nel fango della presidente Meloni e i suoi giri in elicottero, dove è finito il miliardo e duecento milioni del fondo Pnrr? Avevano promesso il 100% degli indennizzi e oggi si presentano in seconda lettura alla Camera con un massimale di 6mila euro per risarcire famiglie che hanno perso tutto. Ma la realtà è che in tante zone dal governo non è arrivato neanche un euro”. Così la deputata democratica, Ouidad Bakkali, intervenendo nell’Aula della Camera per annunciare il voto contrario del Gruppo al Dl Ricostruzione.
GADDA: “GOVERNO NON DÀ RISPOSTE”
“Questo è uno dei pochi decreti che ha le caratteristiche dell’urgenza ma arriva tardi, non mantiene gli impegni e non offre alcuna risposta sul fronte della prevenzione. Le promesse di Meloni alla Romagna evidentemente si sono perse negli stivali di gomma usati durante la passerella di rito”. Lo ha detto Maria Chiara Gadda, vice-presidente del gruppo di Italia Viva, dichiarando il voto contrario al Decreto ricostruzione.
“Il 94% del territorio italiano è esposto al rischio del dissesto idrogeologico. Otto milioni di cittadini abitano in aree ad alta pericolosità frane e alluvioni. Eppure, ogni volta che si verifica un terremoto o un’alluvione si riparte sempre da zero nel processo di gestione: sui materiali di risulta, sulle ricostruzioni, sui ristori. Con il governo Renzi, Casa Italia e l’unità di missione Italia Sicura erano finalmente diventate un punto di riferimento concreto ma poi sono state cancellate. Noi di Italia Viva – sottolinea – abbiamo presentato emendamenti per ripristinare l’unità di missione ma il governo Meloni ha detto di no. Preferisce rincorrere i problemi anziché prevenirli e risolverli”.
“Il decreto si occupa anche dei Campi Flegrei. Ma non dà alcuna risposta alle migliaia di cittadini sfollati, sugli oltre 5000 alloggi di edilizia popolare da verificare, né ai problemi del porto di Pozzuoli, che ha bisogno di opere straordinarie che ne contrastino l’insabbiamento. Di fronte al nulla non possiamo che esprimere un voto contrario”, ha concluso.
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