Ecco la buona sanità campana
Il taglio del nastro in programma martedì prossimo 26 marzo
di Antonio Parrella
FRATTAMAGGIORE. Saranno il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e il direttore generale dell’Asl Napoli 2 Nord, Antonio d’Amore, a tagliare, martedì prossimo 26 marzo (ore 10), il nastro per l’inaugurazionedel nuovo reparto di rianimazione dell’ospedale San Giovanni di Dio. Un evento storico, non soltanto per la città di Frattamaggiore, ma per il circondario a nord di Napoli e dell’intera Provincia. Un momento importantissimo, atteso da ben tre decenni dalla popolazione dei territori di riferimento. Da annotare che nell’ultimo anno l’Asl Napoli 2 Nord ha investito circa 550 milioni di euro per la ristrutturazione e la nuova dotazione tecnologica del reparto di rianimazione del nosocomio San Giovanni di Dio. Dunque da martedì prossimo si potrà contare su apparecchiature d’avanguardiae spazi idonei a garantire cinque posti letto di rianimazione di cui uno inisolamento. Il reparto è stato pensato anche con una forte sensibilitàall’umanizzazione delle cure. Infatti una stanza riservata è stata allestita con divani esarà destinata al dialogo tra i medici e i familiari dei pazienti. “Il nuovo reparto – spiega il direttore generale d’Amore – rappresenta un’altra importante occasione di crescita per l’interoospedale. A tal uopo la nuova rianimazione da un lato permetterà di ridurre itrasferimenti di pazienti in condizioni critiche presso altre strutture ospedaliere ospedali, mentredall’altro renderà possibile ai diversi reparti di trattare casi a maggiorecomplessità. Al cerimoniale di inaugurazione, oltre al presidente De Luca e al direttore generale d’Amore, interverranno, tra gli altri, anche il sindaco di Frattamaggiore, Marco Antonio Del Prete, ed il vescovo di Aversa, Angelo Spinillo. L’Asl Napoli 2 Nord comprende ben 5 ospedali (Frattamaggiore, Giugliano, Ischia, Pozzuoli e Procida), 13 distretti (Acerra, Afragola, Arzano, Caivano, Casalnuovo, Casoria, Frattamaggiore, Giugliano, Ischia, Marano, Mugnano, Pozzuoli e Villaricca) e 32 comuni, per un vasto bacino di utenza di un milione e 50 mila abitanti.