martedì, 24 Giugno , 25

Alvaro Vitali, il messaggio di Lino Banfi: “Strade diverse ma sempre amico” – Video

(Adnkronos) - "Tutto si può dire di me, ma non che non sono altruista o amico di tutti. Figuriamoci di Alvaro. Sono capitate due strade diverse". Lino Banfi ricorda Alvaro Vitali, morto all'età di 75 anni, con un messaggio sui social. L'attore pugliese si sofferma anche sulle dichiarazioni rese in passato da Vitali, che si

Nato, Rutte ringrazia Trump: “Ci hai spinto a spendere di più”- Video

(Adnkronos) - "Grazie presidente Trump per la sua leadership. Grazie per aver spinto la Nato a spendere di più". E' l'omaggio che Mark Rutte, segretario generale della Nato, riserva al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nella cena che precede il vertice all'Aja. 

Alvaro Vitali, Lino Banfi: “Le polemiche fra noi mi addolorarono”

(Adnkronos) - "Sono stravolto da questa notizia repentina e inaspettata". Risponde così all'Adnkronos Lino Banfi, commentando la morte di Alvaro Vitali venuto a mancare oggi a Roma. Banfi, che con Alvaro Vitali fece spesso coppia in tanti film della commedia sexy all'italiana (da 'L'insegnante balla..con tutta la classe' del 1979 a 'La ripetente fa l'occhietto

Giornata mondiale delle api, Wwf: “Oltre il 40% degli impollinatori rischia l’estinzione”

Dall'Italia e dal MondoGiornata mondiale delle api, Wwf: "Oltre il 40% degli impollinatori rischia l’estinzione"

(Adnkronos) – Oggi, 20 maggio, è la Giornata Mondiale delle Api. Istituita dalle Nazioni Unite grazie agli sforzi di promozione della Slovenia e celebrata per la prima volta nel 2018, la ricorrenza nasce per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza degli impollinatori.  

Il 20 maggio è stato scelto per la giornata annuale poiché coincide con la data di nascita di Anton Janša (1734-1773), pioniere delle tecniche di apicoltura moderne nel suo paese natale, la Slovenia. 

Quest’anno il Wwf, con la pubblicazione del dossier ‘Il futuro in un volo d’ape: perché salvare gli impollinatori significa salvare noi stessi’, realizzato nell’ambito della campagna Our Future, lancia l’allarme: oltre il 40% degli impollinatori invertebrati rischia l’estinzione a livello globale, mentre in Europa, quasi la metà degli insetti impollinatori è in declino e un terzo è minacciato di estinzione.  

Gli impollinatori garantiscono la riproduzione di circa il 75% delle colture alimentari e del 90% delle piante da fiore selvatiche – spiega il Wwf – Senza di loro, a rischio non c’è solo la biodiversità, ma anche la nostra alimentazione, la salute pubblica e la sicurezza economica. Alcuni alimenti di largo consumo (ad esempio, zucche e zucchine, mele, mandorle, pomodori, fragole o cacao) dipendono in larga parte dall’impollinazione animale. Questo è quello che si definisce ‘servizio ecosistemico’, cioè un beneficio che la natura mette a disposizione. Come riporta il dossier, il valore economico dell’impollinazione è molto più elevato di quello derivante dai prodotti diretti dell’apicoltura (per esempio, miele, polline, propoli, ecc…). Valutando una sola colonia di api, si stima una produzione di oltre 1.000 euro in frutti e bacche impollinate, contro i 240 euro ricavati dai prodotti dell’alveare.  

Non solo. Secondo uno studio pubblicato su Environmental Health Perspectives, la drastica riduzione dell’impollinazione sta già contribuendo a circa 500mila morti premature all’anno, a causa della diminuzione di frutta, verdura e frutta secca nella dieta. Uno squilibrio nella disponibilità di cibi sani, ricchi di vitamine e micronutrienti, come quelli garantiti dagli impollinatori, può aumentare l’incidenza di malattie croniche come diabete, tumori e patologie cardiovascolari.
 

“La crisi degli impollinatori non è un problema che riguarda solo la natura, è una crisi che finisce per colpire direttamente noi: la nostra salute, il nostro benessere, la nostra sicurezza alimentare”, sottolinea Eva Alessi, responsabile Sostenibilità del Wwf Italia. “E in un Pianeta – continua – in cui la popolazione è in crescita esponenziale e le risorse naturali sottoposte a un sempre più forte stress, non possiamo permetterlo. È indispensabile un cambio di rotta decisivo che in primis deve essere definito dalle nostre istituzioni: vietare le sostanze chimiche più dannose, aumentare le superfici agricole dedicate alla conservazione della natura, sostenere l’agricoltura biologica e promuovere l’agroecologia”.  

In questo scenario, l’approvazione della Nature Restoration Law da parte dell’Unione europea rappresenta un passo cruciale per invertire la rotta. Questa legge punta a ripristinare almeno il 20% delle aree terrestri e marine dell’Ue entro il 2030, inclusi gli habitat agricoli essenziali per gli impollinatori. L’articolo 10 del Regolamento impegna tutti gli Stati membri dell’Unione europea a mettere in atto azioni per fermare il declino degli insetti impollinatori (Apoidei, Sirfidi e Lepidotteri) e rende obbligatoria la realizzazione di un monitoraggio costante per verificare lo stato di conservazione delle diverse popolazioni di insetti. 

Per il Wwf, “è fondamentale che questa norma venga attuata con ambizione e concretezza, garantendo il recupero ecologico del paesaggio rurale e sostenendo pratiche agricole ‘nature positive’ amiche della biodiversità. Senza interventi strutturali e vincolanti, il declino degli impollinatori continuerà a minacciare il nostro futuro alimentare e ambientale”.  

 

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