L’ecosistema mare-costa-porto-città-comunità
Domani la manifestazione “sbarca” anche a Procida
Lo sviluppo sostenibile delle aree urbane costiere attraverso la valorizzazione della cultura marittima della città è stato il focus del convegno internazionale “Il mare e la città 5.0. Verso una progettazione condivisa del sistema porto-città-costa-mare” che ha avviato la V edizione della Naples Shipping Week che animerà la città fino al 1° ottobre.
Il Convegno si è proposto come momento di riflessione e dibattito per la definizione delle priorità e delle prospettive per il futuro sostenibile dell’ecosistema mare-costa-porto-città-comunità.
” Questa quinta edizione della Naples Shipping Week – ha dichiarato in apertura Umberto Masucci, Presidente del Propeller Club Port of Naples – è frutto della grande passione che anima tutta la squadra pubblica e privata che da un anno lavora per la preparazione di questa settimana.
Avremo 40 eventi che declinano il mare e il porto dal punto di vista della storia, della cultura e dell’economia e che testimoniano l’importanza del cluster marittimo napoletano da anni impegnato a rinsaldare il rapporto fra il Porto e la città e restituire slancio ed entusiasmo al nostro scalo”.
“La Naples Shipping Week 2022 compie un ulteriore salto di qualità proprio nel giorno di apertura, anche grazie al contributo del CNR IRISS, con la presenza del Segretario Generale dell’International Maritime Organization, del Presidente dell’International Chamber of Shipping, dei Sindaci di importanti città-porto del Mediterraneo, di studiosi di chiara fama.
Come Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo – sottolinea Massimo Clemente, direttore dell’Cnr-Iriss e co-organizzatore del convegno – siamo orgogliosi di aver collaborato con i Propeller Clubs e Clickutility Team, favorendo l’interazione tra il cluster marittimo e la comunità scientifica, con particolare attenzione al tema della rigenerazione urbana nelle aree d’interazione porto-città.
A Napoli, dopo l’esito positivo del processo ormai ben avviato per la valorizzazione del Molo San Vincenzo, dobbiamo ampliare la visione e l’azione all’intera area del porto storico affinché, pur rispettandone la funzionalità marittima, diventi un polo di sviluppo culturale e creativo”.
“L’economia del mare o blue economy ha un carattere fortemente intersettoriale, perché comprende un’ampia gamma di settori; dai servizi di trasporto alle attività estrattive, dalla pesca al turismo nautico e balneare, fino ad industrie manifatturiere come la cantieristica.
Secondo i rilievi statistici della Commissione Europea e di Unioncamere – ha aggiunto Arturo Capasso, presidente della Commissione Economia del Mare dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli – rappresenta circa 1,5% del Pil Europeo e oltre il 3% del Pil Italiano.
Un aspetto di grande rilevanza è come tutte le attività che interagiscono con il mare siano condizionate da un equilibrio fondamentale fra benefici economici in senso lato, sostenibilità ambientale e impatto sociale.
Tutto ciò rappresenta una sfida importante per i dottori commercialisti che nella loro attività professionale si confrontano quotidianamente con progetti di investimento, start-up innovative, operazioni di ristrutturazione aziendale e sono spesso chiamati a formulare pareri anche in sede di programmazione territoriale”.
“Il principale obiettivo della Marina – ha sottolineato l’Ammiraglio Giuseppe Berutti Bergotto, Sottocapo di Stato Maggiore Marina Militare – è quello di mantenere e sviluppare uno Strumento che possa sostenere il ruolo dell’Italia quale ‘media potenza regionale a forte connotazione marittima’, che dipende dal mare tanto nella sua dimensione fisica, quanto in quella geopolitica che, in linea con la recente direttiva ministeriale per la Strategia di sicurezza e Difesa per il Mediterraneo, sostanzia nell’area del cosiddetto mediterraneo allargato i principali interessi nazionali che si estendono anche al di sotto della superficie marina.
La dimensione subacquea, solo in minima parte conosciuta, che per rilevanza e peculiarità è considerata un dominio operativo a sé stante, custodisce infatti una rete di interessi vitali per il Paese, dalle risorse e infrastrutture energetiche ai cavi di comunicazione.
La tutela di questi interessi richiede tecnologie allo stato dell’arte, motivo per il quale alla Marina è stato riconosciuto il ruolo di fondamentale di stakeholder per la costituzione del Polo Nazionale della Subacquea, quale Centro di eccellenza della Nazione”.
Ad accogliere il key note speech di Kitack Lim, Segretario Generale dell’International Maritime Organization è stato Nicola Carlone, Ammiraglio Comandante Generale Capitanerie di Porto-Guardia Costiera, che nel complimentarsi con gli organizzatori della NSW per questo momento, rinnovato, di focus sulle tematiche dello shipping, vicine alla Guardia Costiera, ha ringraziato il Segretario Generale di essere riuscito ad accogliere l’invito a partecipare alla manifestazione nonostante un periodo di impegno particolarmente intenso, soprattutto in vista della Giornata Mondiale della Navigazione.
“A questo proposito, a nome della Guardia Costiera Italiana – ha sottolineato Carlone – colgo l’occasione anche per riconoscere l’ottimo lavoro svolto recentemente dall’IMO per la ripresa dei traffici mercantili dai porti ucraini e, di conseguenza, per evitare l’interruzione del trasporto di cereali a favore di gran parte della popolazione mondiale. Le attività svolte dall’IMO dall’inizio del conflitto armato in Ucraina sono state immediate e, dai risultati che vediamo oggi, decisive per la realizzazione dei corridoi blu marittimi e, di conseguenza, per il rimpatrio dei marittimi bloccati nei porti ucraini”.
Dopo i saluti istituzionali, il convegno è proseguito con il confronto tra i Sindaci di città-porto nazionali ed internazionali tra cui Gaetano Manfredi, Sindaco di Napoli, che ha sottolineato quanto Il porto sia una grande risorsa della città fino ad oggi non completamente utilizzata e, nella visione di una Napoli proiettata nel futuro, c’è anche un porto che sia in grado non solo di creare economia ma anche di rafforzare i rapporti con il resto della città.
Una Napoli quindi che si riappropria del proprio mare e del proprio porto; e Marco Bucci, sindaco continua a leggere sul sito di riferimento