di Antonio Parrella
Il Premio Letterario Vittorio Emanuele II, giunto nel 2025 alla XXIII edizione, è diventato nel tempo uno strumento didattico sempre più originale ed autentico, conservando intatta la sua vitalità grazie alla sua formula innovativa e stimolante, che consente agli studenti di esprimersi secondo le loro attitudini e di dare spazio alla loro creatività. Ciò nella consapevolezza che il liceo Vittorio Emanuele – Garibaldi di Napoli è un luogo di formazione, ma anche di elaborazione culturale.
La cerimonia di premiazione si svolgerà mercoledì 21 maggio 2025 (ore 16), presso l’Istituto di Storia Patria e sarà curata dal responsabile del progetto, professore Giovanni Accardo. Al cerimoniale di premiazione interverranno la dirigente scolastica Stefania Colicelli, Lucia Fortini (assessora all’Istruzione della Regione Campania), Armida Filippelli (assessora alla Formazione Professionale Regione Campania), Maura Striano (assessora all’Istruzione e alla Famiglia del Comune di Napoli), Gabriel Zuchtrigel (direttore del Parco Archeologico di Pompei), il Presidente Onorario della Giuria del Premio, Paolo Siani della Fondazione Giancarlo Siani, Daniela Di Maggio, Ottavio Lucarelli (presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Regione Campania) e Zhanna Zhukova.
La giuria, formata dai docenti Daniela Albergo, Assunta Iovine e Martina Boselli, Roy Boardman, Massimo Salvadori e Pierfrancesco Cometa, ha decretato per l’edizione 2025 i seguenti vincitori: Marco Gambardella (sezione poesia), Martina Bozza (sezione prosa) e Maria Francesca Cozzino (sezione lingua inglese).
Il Premio Letterario Vittorio Emanuele II, patrocinato dalla Regione Campania, dal Comune di Napoli e dall’Ordine dei Giornalisti della Campania, si conferma come una delle attività più qualificanti tra i numerosi progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa, organizzati ogni anno dal liceo Vittorio Emanuele II – Garibaldi. E’ un’attività che coinvolge studenti di tutte le età, dal biennio fino al triennio del liceo, a testimonianza che il piacere della scrittura è ancora vivo nelle giovani generazioni, soprattutto in coloro che scelgono di iscriversi ad un indirizzo di studi che ha l’intento di trasmettere i valori della nostra grande tradizione culturale.