La Parthenope diventa “Plastic Free”
di Antonio Parrella
NAPOLI. All’Università degli Studi “Parthenope” decolla il progetto “Plastic Free”. E così l’ateneo campano diventa ufficialmente “Plastic free”, grazie ai lavori di installazione di diversi erogatori nelle varie sedi dell’ateneo campano effettuati dall’azienda Acquatec.
Una società, questa, leader in Campania nella gestione delle case dell’acqua con circa 100 impianti attualmente funzionanti e distribuiti nelle province di Napoli e Salerno. Dunque alla Parthenope è iniziata anche la consegna di ben 3500 borracce in alluminio a studenti e personale.
Gli erogatori d’acqua alla spina sono già fruibili da tutti in qualsiasi momento e consentono di valorizzare l’acqua di rete pubblica attraverso un minuzioso processo di microfiltrazione. Il progetto, messo a punto con Acquatec (è stato sostenuto con forza dal Rettore Alberto Carotenuto e dai rappresentanti degli studenti. I lavori sono stati coordinati dall’architetto Luciano Esposito.
“Continua la strada intrapresa 8 anni fa nella nostra battaglia contro la plastica – commenta l’ingegnere Diego De Chiara, amministratore di Acquatec – l’obiettivo è disincentivare l’utilizzo di acqua imbottigliata in plastica e ridurne il consumo. Inoltre vogliamo sensibilizzare studenti, personale docente ed amministrativo ad una maggiore consapevolezza verso le tematiche ambientali e la risorsa idrica”.
“Oggi – sottolinea il magnifico rettore Carotenuto – abbiamo poche presenze nelle sedi a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia, e stiamo distribuendo le borracce un poco alla volta, previo appuntamento, per evitare assembramenti pericolosi. Quindi il risultato in termini di CO2 evitata con la rinuncia alla plastica delle bottigliette è per ora modesto. Tuttavia speriamo che a regime tutti gli studenti, il personale e le loro famiglie aderiranno a Plastic Free. Dunque facendo le dovute conversioni, credo che potremmo arrivare al risparmio equivalente di tanta CO2 quanta ne potremmo assorbire piantando ben 10 mila alberi.”