venerdì, 11 Luglio , 25

Giubileo, a Roma in arrivo mille ‘influencer di Dio’ da tutto il mondo

(Adnkronos) - Gli 'influencer di Dio' si danno appuntamento a Roma da tutto il mondo. Saranno in mille gli influencer cattolici che si incontreranno a Roma i prossimi 28 e 29 luglio in occasione del Giubileo dedicato ai missionari digitali. "Un'opera - osserva in una intervista all'Adnkronos mons. Lucio Ruiz, segretario del Dicastero vaticano per

Chiara Nasti, lo sfogo dopo la vacanza: “Essere mamma è più faticoso di lavorare”

(Adnkronos) - Chiara Nasti si è sfogata sui social sulla sua quotidianità da mamma. L'influencer napoletana, moglie del calciatore Mattia Zaccagni, è da poco rientrata da una lunga vacanza di famiglia durata circa un mese. Questo ha dato il via libera agli hater, pronti ad accusarla di vivere una vita da "privilegiata".   L'influencer ha

Amadeus al concerto di Lazza a San Siro, la ‘frecciatina’ sui social

(Adnkronos) - Lazza si diverte a stuzzicare, amichevolmente, Amadeus. Il conduttore televisivo, accompagnato dalla moglie Giovanna Civitillo, era presente tra il pubblico del concerto-evento del rapper milanese allo Stadio San Siro, andato in scena mercoledì 9 luglio a Milano. Il legame tra i due è forte, dato che fu proprio Amadeus a portare Jacopo Lazzarini

Israele-Iran, quanti missili ha Teheran? Un numero può decidere la guerra

Dall'Italia e dal MondoIsraele-Iran, quanti missili ha Teheran? Un numero può decidere la guerra

(Adnkronos) –
Un numero può definire l’esito della guerra tra Israele e Iran. A quasi una settimana dall’inizio del conflitto, con la prospettiva dell’entrata in scena degli Stati Uniti, l’attenzione si concentra in particolare su un dato che può spostare l’ago della bilancia. 

Gli analisti militari israeliani e esperti di altri paesi ritengono che l’Iran abbia lanciato circa 700 missili balistici contro Israele negli ultimi 14 mesi. Negli arsenali di Teheran rimane un numero difficilmente quantificabile di MRBM, medium-range ballistic missiles. La Cnn azzarda una stima – approssimativa – che varia da un minimo di 300 ad un massimo di 1300 ‘pezzi’. 

I missili a disposizione dell’Iran sono un costante obiettivo dei raid di Israele, che ha reso noto di aver colpito un terzo delle strutture adibite al lancio. Il numero relativamente ridotto di missili pronti al lancio potrebbe condizionare l’approccio di Teheran e spingere la leadership ad aprire ad una soluzione negoziale. D’altra parte, osservano gli analisti, Israele è sostanzialmente in grado di controllare i cieli iraniani e può continuare a colpire: non avrebbe motivo, quindi, di ridurre la pressione sul nemico in questo periodo.
 

 

Nel 2023, secondo le stime degli Stati Uniti, l’Iran aveva a disposizione oltre 3000 missili di differenti caratteristiche. Behnam Ben Taleblu, analista presso la Fondazione per la Difesa delle democrazie, ha sostenuto che 1000-2000 fossero missili a medio raggio, in grado di coprire i 1400 km che separano l’Iran da Israele. 

Le forze di difesa israeliane (Idf) elaborano dati relativi in particolare agli ultimi mesi. Teheran avrebbe lanciato 120 missili nell’attacco del 13 aprile e altri 200 nella giornata dello scorso primo ottobre. Nei primi 5 giorni di guerra, i missili lanciati sarebbero circa 380. In totale, 700 unità. Se si considerasse il quadro delineato da Taleblu, l’Iran avrebbe ancora 1300 missili a medio raggio.
 

Diverso lo scenario delineato dal Eyal Pinko, ex ufficiale dell’intelligence della marina israeliana, analista presso il Centro Begin-Sadat per gli studi strategici: “Se si pensa che ne hanno lanciati 400-500 negli ultimi 4 giorni e se si considera che Israele ha distrutto una parte degli arsenali, ritengo che ne abbiano ora 700-800”. 

Sull’altro piatto della bilancia, però, va inserito il probabile incremento della produzione negli ultimi mesi: per il premier israeliano Benjamin Netanyahu, che non ha citato fonti a sostegno delle proprie affermazioni, l’Iran sarebbe arrivato a produrre 300 missili al mese. Per Pinko, invece, i raid israeliani del 2024 hanno inferto un duro colpo al sistema missilistico di Teheran, alle prese con problemi in particolare relativi all’assemblaggio di propulsori. 

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