venerdì, 26 Settembre , 25

Ceribelli (Movi): “Per diabete tipo 1 innovazioni che migliorano qualità vita”

(Adnkronos) - Sono novità che "migliorano la vita quotidiana delle persone con diabete di tipo 1". A fare la differenza anche "la mobile App che da oggi viene introdotta sui nostri device e che consente di gestire, in completa autonomia, flessibilità e libertà, le funzionalità del nostro microinfusore semplicemente attraverso uno smartphone. Questo garantisce anche

Pediatra Rabbone: “Con Aid risultati eccezionali in controllo diabete 1”

(Adnkronos) - "Già da subito" il piccolo paziente "e la famiglia si affidano: abbiamo il 100% dell'accettazione. In termini di compenso metabolico otteniamo dei risultati eccezionali, quasi quanto non avere il diabete". Il sistema può "rendere la vita dei pazienti migliore, soprattutto dei bambini, e migliora anche quella di tutto il nucleo familiare". Così Ivana

Diabetologa Irace: “Bene sistema che si adatta a bisogni insulinici in tipo 1”

(Adnkronos) - "Avere un dispositivo che garantisca una maggiore flessibilità" del controllo glicemico nel diabete di tipo 1, "tra i diversi giorni o addirittura all'interno dello stesso giorno, in diverse fasce orarie, rappresenta ovviamente un plus. E non solo per noi sanitari, ma anche per i nostri pazienti, che si sentono così più tutelati da

Jimmy Kimmel torna in tv dopo la sospensione per le parole su Charlie Kirk e si commuove. E a Trump dice: “Ha fatto del suo meglio per cancellarmi”

MondoJimmy Kimmel torna in tv dopo la sospensione per le parole su Charlie Kirk e si commuove. E a Trump dice: “Ha fatto del suo meglio per cancellarmi”

ROMA – Una lunga standing ovation ha accolto nello studio del El Capitan Theatre il ritorno di Jimmy Kimmel dopo lo stop voluto da Walt Disney Co. a seguito dei commenti sull’uccisione dell’attivista conservatore Charlie Kirk. “Sono felice di essere qui con voi stasera”, ha detto il conduttore riprendendosi il suo spazio dopo una sospensione alla fine durata una settimana.

“È stato travolgente. Ho sentito un sacco di gente negli ultimi sei giorni. Ho sentito tutte le persone del mondo negli ultimi sei giorni. Chiunque abbia mai incontrato mi ha contattato 10 o 11 volte. Personaggi strani del mio passato, o il tizio che mi ha licenziato dal mio primo incarico radiofonico a Seattle, che tra l’altro non va in onda stasera. Mi dispiace Seattle, si chiama Larry”, ha proseguito nel suo atteso monologo. Kimmel ha, poi, ringraziato i colleghi che si sono esposti in suo favore e quanti hanno sostenuto lo show, specie chi non condivide le sue stesse idee.

KIMMEL TORNA SULL’ARGOMENTO CHARLIE KIRK

Concentrandosi su quanto accaduto, Kimmel ha dichiarato: “Voglio chiarire una cosa, perché è importante per me come essere umano, e cioè che capiate che non è mai stata mia intenzione sminuire l’omicidio di un giovane- ha detto commuovendosi-. Non credo che ci sia niente di divertente in tutto questo”. E ha aggiunto: “Ho pubblicato un messaggio su Instagram il giorno in cui è stato ucciso, esprimendo affetto alla sua famiglia e chiedendo compassione, e lo pensavo davvero e lo penso ancora. Né era mia intenzione incolpare un gruppo specifico per le azioni di quello che era ovviamente un individuo profondamente disturbato. Era proprio l’opposto di ciò che stavo cercando di dire. Ma capisco che ad alcuni sia sembrato inopportuno o poco chiaro, o forse entrambe le cose. E per coloro che pensano che io abbia puntato il dito, capisco perché siete arrabbiati. Se la situazione fosse stata invertita, ci sono buone probabilità che mi sarei sentito allo stesso modo”.

Il conduttore ha, inoltre, sottolineato: “Non credo che l’assassino rappresentasse nessuno. Era una persona malata che pensava che la violenza fosse la soluzione, e non lo è mai”.

LA LIBERTÀ DI PAROLA: “L’HO DATA PER SCONTATA”. NEGARLA “NON È LEGALE. NON È AMERICANO”

Il 57enne ha, poi, affrontato il tema della libertà di parola: “Non è importante questo show. È importante che possiamo vivere in un Paese che ci permette di avere un programma come questo. Ho avuto l’opportunità di conoscere e passare del tempo con comici e conduttori di Paesi come la Russia o del Medio Oriente. E mi hanno raccontato che finirebbero in prigione se prendessero in giro chi deteniene il potere. Sanno quanto siamo fortunati qui. La nostra libertà di parola è quello che ammirano di più di questo Paese”. Kimmel ha definito “antimericano” il tentativo di mettere a tacere la libertà di espressione: “È qualcosa che mi vergogno a dire di avere dato per scontato, finché non hanno licenziato il mio amico Stephen e hanno costretto le emittenti che trasmettono il nostro show localmente a cancellarlo. Non è legale. Non è americano ed è pericoloso”.

KIMMEL SU TRUMP: “HA FATTO DEL SUO MEGLIO PER CANCELLARMI”

Nel suo monologo, Kimmel non poteva non fare riferimento a Donald Trump. Il presidente Usa, la settimana scorsa, ha esultato per la sua sospensione definendolo “senza talento” e qualcuno che non fa ascolti. Dopo aver mostrato le dichiarazioni del tycoon sulla cancellazione del “Jimmy Kimmel Live!”, il conduttore – consapevole dell’attenzione per la messa in onda della punata di ieri – ha commentato: “Ha fatto del suo meglio per cancellarmi e invece ha costretto milioni di persone a guardare lo show. Gli si è ritorto contro clamorosamente. Ora forse gli tocca pubblicare i file su Epstein per distrarre il pubblico da questo”.

TRUMP SU TRUTH CONTRO ABC: “BRANCO DI PERDENTI. LI METTEREMO ALLA PROVA”

Non si è fatta attendere la risposta di Trump che seccato, sul suo social Truth, ha scritto: “Non riesco a credere che le fake news della Abc abbiano restituito il lavoro a Jimmy Kimmel. La Casa Bianca è stata informata dalla Abc che il suo programma era stato cancellato! È successo qualcosa da allora a oggi, perché il suo pubblico è scomparso e il suo ‘talento’ non c’è mai stato. Perché dovrebbero volere indietro qualcuno che fa così male, che non è divertente e che mette a repentaglio la rete trasmettendo spazzatura democratica al 99%? È l’ennesimo braccio del DNC (Comitato Nazionale Democratico, ndr) e, per quanto ne so, sarebbe un contributo elettorale illegale ingente”.

E il presidente minaccia: “Penso che metteremo alla prova la Abc su questo. Vediamo come va. L’ultima volta che ci sono andato dietro, mi hanno dato 16 milioni di dollari. Questa sembra ancora più redditizia. Un vero branco di perdenti! Lasciamo che Jimmy Kimmel marcisca nei suoi bassi ascolti”.
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