venerdì, 21 Marzo , 25

LA DENUNCIA. Allarme roghi tossici, in campo il Comitato Stop Biocidio di Caivano

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di Antonio Parrella

Allarme roghi. Sos del Comitato Stop Biocidio di Caivano, che scende in campo dopo l’ennesimo incendio sviluppatosi nei pressi del campo rom.

Nei giorni scorsi si era consumato un altro imponente falò, legato al grande quantitativo di materiali, verosimilmente inquinanti e pericolosi per la salute pubblica, andato in fiamme insieme a circa 200 auto (erano ammassate in un deposito già sequestrato). Stavolta al confine con le città di Orta di Atella e Crispano.

LE DICHIARAZIONI

Commenta Domenico Laurenza (nella foto in basso) del Comitato Stop Biocidio di Caivano.

Dopo lo show, di qualche tempo fa al campo rom di via Cinquevie in prossimità del bene confiscato Villa Moccia, con la presenza delle autorità Prefettizie e Locali, nonché l’euforia manifestata attraverso i social per mostrare in maniera propagandistica la fantomatica soluzione legata agli abbandoni illegali e ai roghi tossici, abbiamo assistito all’ennesimo rogo tossico al suddetto campo rom, dove sono andati bruciati quintali di rifiuti di vario genere, ordine e grado che hanno causato consistenti fiamme, producendo una coltre densissima di fumo nero, che ha rilasciato nell’aria sostanze nocive per la salute dei cittadini. Pertanto – continua Laurenza – noi, attivisti del comitato “Stop Biocidio Caivano”, da sempre impegnati nell’attività di controllo del territorio, abbiamo protocollato a Comune ben tre esposti nel giro di un anno, indirizzandoli al sindaco, all’assessore all’ambiente, al responsabile della tutela ambientale e al comando di polizia locale, denunciando la gravissima situazione di illegalità in quell’area campestre e segnalando continui sversamenti illeciti di varie tipologie di rifiuti”.

“Ad oggi – prosegue Laurenza – la situazione rimane invariata in maniera drammatica e tragica per il territorio e la comunità caivanese, non avendo visto, finora, nessun risultato adeguato da parte dei soggetti istituzionali comunali sopramenzionati, ai fini della prevenzione e del controllo per scongiurare ogni incidente, che portasse ad un ennesimo rogo tossico a Caivano”.

“Per questi motivi – conclude Laurenza – invece di fare tanta propaganda comunicativa e mediatica con il tentativo  di influenzare l’opinione pubblica, gli attivisti del comitato Stop Biocidio Caivano reputano, che tutti i soggetti istituzionali e amministrativi comunali debbano impegnarsi seriamente e giudiziosamente, passando davvero una volta e per tutte alle azioni fattive e concrete, per la definitiva soluzione delle problematiche ambientali in essere, inerenti agli abbandoni illeciti di rifiuti e ai roghi  tossici”. 

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