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“L’anima incrostata”: al via la conferenza di greco antico su Platone nell’ambito della VIII edizione dell’Agònpolitikòs di Antonio Parrella

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di Antonio Parrella

 FRATTAMAGGIORE. Saranno circa 100 i super studenti, in rappresentanza di quasi 40 prestigiosi licei classici italiani, provenienti da ogni parte d’Italia e dalla Grecia (Second General Lyceum OreokastroTessaloniki di Salonicco), che si contenderanno presso l’istituto comprensivo Capasso- Mazzini l’ambita vittoria della VIII edizione dell’AgònPolitikòs, concorso internazionale di greco antico organizzata dall’associazione ex alunni del liceo “Durante” in collaborazione con il Comune e la locale sezione dell’Aicc (Associazione di cultura classica). Dunque iscrizioni già chiuse per la grande kermesse culturale internazionale, riservata agli alunni che lo scorso anno sono stati promossi con una media non inferiore a 8/10. L’attesa gara si svolgerà il prossimo 6 aprile, presso l’istituto comprensivo “Capasso-Mameli(diretto dalla preside Fernanda Manganelli), con premiazioni il giorno successivo. Intanto mercoledì 20 marzo (ore 17,30), presso la sala consiliare del Comune, si terrà l’ultima delle quattro conferenze di greco antico propedeutiche al concorso sul tema “L’anima “incrostata”: sulla psicologia del X libro della Repubblica di Platone”. Relatore dell’happening culturale sarà il dottore Carlo Delle Donne (dottorando in Storia della Filosofia antica presso l’università “La Sapienza” di Roma, già vincitore della V edizione dell’Agònpolitikòs e, tra l’altro, traduttore di alcuni opuscoli filosofici dei Moralia di Plutarco). Interverranno, tra gli altri, ilsindaco Marco Antonio Del Prete, il dottore Geremia Casaburi (presidente dell’associazione ex alunni del liceo Durante) e la dirigente scolastica Fernanda Manganelli. Introdurrà la professoressa Teresa Maiello. “Nella seconda parte del libro decimo della Repubblica si discute dell’anima che è resa cattiva dall’ingiustizia, dalla dissolutezza, dalla viltà e dall’ignoranza- spiegaTeresa Maiello, docente di greco e presidente dell’Aicc di Frattamaggiore -ma questi mali non la corrompono né la consumano. D’altra parte, la morte è un male specifico del corpo, che non può trasmettersi all’anima. Se così non fosse, infatti, si dovrebbe dire che le anime dei defunti, per il solo fatto di appartenere a corpi morti, diventano per ciò stesso malvagie e ingiuste. L’anima, dunque- aggiunge la docente Maiello – nonperisce per nessun male, né proprio, né estraneo, e può dunque essere pensata comesostanzasemplice immortale, il cui carattere di fondo è l’amore per la conoscenza o filosofia.

 

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