Nino Navas: “Rappresenta un’equa opportunità per dare una mano alla città”
di Antonio Parrella
“E’ necessario introdurre anche a Caivano lo strumento del “baratto amministrativo” come forma di cittadinanza attiva e sostegno per quella fascia di popolazione in difficoltà”. La proposta arriva dall’associazione socio-culturale “Sveglia Caivano”, che ha stilato un documento che sarà protocollato al Comune. Nella nota si chiede all’amministrazione comunale di prendere in seria considerazione l’adozione di questa misura. Un provvedimento che altri comuni hanno già applicato e che può rappresentare davvero una importante opportunità per l’ente e una testimonianza efficace di cittadinanza attiva, in questi tempi così difficili. In base al tipo di intervento il Comune deciderà se ridurre del tutto in parte alcune tasse su progetti presentati da cittadini singoli o associati, purché individuati in relazione al territorio da riqualificare.
Secondo quanto stabilito dall’articolo 24 della legge numero 164 del 2014 i Comuni possono definire con apposita delibera i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadini singoli o associati, purché individuati in relazione al territorio da riqualificare. Gli interventi possono riguardare, la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano.” In base al tipo di intervento, tocca poi al Comune, a decidere se ridurre del tutto in parte alcune tasse.
Spiega Nino Navas (nella foto in alto), fondatore dell’associazione Sveglia Caivano.
“Riteniamo che tale misura potrebbe senza dubbio essere molto utile anche per la nostra comunità. I cittadini che hanno difficoltà a far quadrare i conti potrebbero in questo modo, rendendosi utile per la comunità, saldare i loro “debiti” con l’ente pubblico, prestando, ad esempio, il loro servizio per sistemare le aree verdi della città, effettuare la manodopera in piazze e strade. Ma anche il recupero di aree e beni immobili inutilizzati. Un sistema che farebbe contento chi, magari essendo disoccupato, ha tempo a disposizione ed eventuali debiti insoluti. Le tasse dovute, in questo caso, sarebbero trasformate in ore da dedicare alle attività in favore della comunità. Pertanto – precisa il dottor Navas – auspichiamo che su questa opportunità, che il legislatore offre, si possa aprire un dibattito anche tra le forze politiche che sono al governo cittadino per una possibile adozione del baratto amministrativo”.