La docente universitaria del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione dell’Università degli Studi di Napoli Federico II devolverà l’importo monetario del premio a progetti di sostegno e mentoring delle studentesse federiciane delle discipline STEM (Science, Technology, Engineering e Mathematics)
La professoressa Laura Celentano (Gruppo di Automatica del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione dell’Università degli Studi di Napoli Federico II) ha vinto il 5th Kimura Best Paper Award dell’Asian Journal of Control con il lavoro L. Celentano, M.V. Basin, and M. Chadli, “Robust tracking design for uncertain MIMO systems using proportional-integral controller of order v,” Asian Journal of Control, vol. 23, no. 5, pp. 2042-2063, 2021.
Celentano, in quanto representative recipient di questo prestigioso riconoscimento scientifico dell’Asian Control Association, devolverà l’importo monetario del premio a progetti di sostegno e mentoring delle studentesse federiciane delle discipline STEM (Science, Technology, Engineering e Mathematics).
Laura Celentano è la prima italiana e la prima donna ad essere representative recipient di questo premio.
I contenuti del lavoro premiato sono particolarmente utili per la comunità scientifica, quella ingegneristica, e anche per la platea studentesca.
Lo sviluppo del filone di ricerca del manoscritto premiato è stato incentivato anche dal programma di scambi internazionali per docenti, ricercatori e studiosi supportato dell’Ateneo Federiciano.
Celentano è una donna di scienza molto attiva nella comunità scientifica e ingegneristica nazionale ed internazionale, autrice anche di 5 libri scientifici e didattico-professionali, editor di svariate prestigiose riviste internazionali, giornalista scientifico, che ha sempre mostrato un’attenzione concreta alla formazione di base ed al supporto delle professionalità scientifiche al femminile.
“Come donna di scienza – ha commentato la professoressa Celentano ho sempre sentito la necessità e il dovere di spendere il mio tempo anche per condividere conoscenze, esperienze e idee, non solo con le comunità scientifiche di riferimento, ma anche con le potenziali studentesse, le giovani studentesse e ricercatrici delle discipline STEM a livello internazionale e locale.
Inoltre, mi sono prodigata in più occasioni, con immenso piacere ed onore, nel creare opportunità di networking scientifico al femminile, fornendo nuove prospettive circa il ruolo attuale delle donne nell’ambito scientifico ingegneristico ed industriale, il tutto tramite testimonianze personali, programmi ed opportunità nazionali ed internazionali, grazie al prezioso e generoso supporto di scienziate e imprenditrici nel settore STEM di elevato profilo.
Penso, ad esempio, all’evento scientifico internazionale al femminile che ho organizzato all’interno della 18th European Control Conference e che è stato trasmesso anche su RAI 3, agli interventi tenuti in quanto “woman role model in science” in conferenze e meeting nazionali, all’attività di sensibilizzazione presso le scuole secondarie di secondo grado italiane mediante la partecipazione ad iniziative patrocinate dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, alla collaborazione con l’Associazione Levi-Montalcini, all’assiduo processo di mentoring di giovani studentesse e laureate nel mio ambito scientifico.
Inoltre, ritengo che un’attenta ed efficace divulgazione scientifica, anche su canali non tradizionali, avvicinandosi anche ai non addetti al settore, sia altrettanto importante del processo scientifico. Ecco perché, da vari anni, sono anche giornalista scientifico. In tale contesto, ho avuto il piacere di essere intervistata anche dall’IEEE Women in Engineering Magazine su tali tematiche.
Ecco perché, in maniera naturale e con orgoglio, ho deciso di devolvere l’importo monetario del premio scientifico menzionato a progetti di sostegno e mentoring delle studentesse federiciane delle discipline STEM. Progetti che, grazie anche al mio ruolo di delegato del DIETI (riconfermato dal MUR Dipartimento di Eccellenza per il quinquennio 2023-2027) all’interno della Commissione sulla Gender Equality della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base, e considerate l’attuale notevole attenzione e le azioni concrete dell’Ateneo Federiciano, della Scuola Politecnica e del mio Dipartimento sull’integrazione ed equilibrio di genere nei percorsi di studio, ricerca, reclutamento e carriera, confido di portare avanti in maniera collegiale, in modo da renderli quanto più condivisi ed efficaci possibile.
L’attuale politica e le strategie di gender equality promosse dalla Commissione Europea rimarcano il concetto fondamentale per cui il rispetto e la piena integrazione e valorizzazione nel contesto lavorativo e sociale di ogni individuo aumenta la produttività ed il benessere sociale, ma ci ricordano anche che c’è ancora molto lavoro da fare in tal senso.
Purtroppo, l’analisi di contesto ci conferma ancora che le ragazze meridionali sono meno incentivate, a parità di potenziale e predisposizione, rispetto ai loro colleghi uomini ad intraprendere e portare avanti studi nelle discipline STEM, per motivi culturali e sociali che possono sembrare anacronistici ma che sono ancora determinanti in certe scelte di vita.
Lo conferma, ad esempio, l’ultimo bilancio di genere dell’Ateneo Federiciano, secondo il quale negli studi e carriere ingegneristiche vi è ancora un forte squilibrio di genere.
Concludo confidando che la mia esperienza, questo articolo e ogni azione concreta di supporto e mentoring al femminile nelle nostre discipline contribuiscano a liberare e coltivare quell’immenso potenziale che hanno le giovani appassionate di discipline STEM, in modo che esse possano fornire il loro prezioso contributo in maniera serena ed integrata.
Infatti, sono fermamente convinta che la scienza e le donne siano un collante naturale e uno strumento d’eccezione verso il bene comune”, ha concluso la professoressa Celentano.
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