mercoledì, 21 Maggio , 25

Ucraina, Trump vuole rimpatriare i rifugiati: il piano con le auto-deportazioni

(Adnkronos) - Donald Trump spinge per la pace tra Ucraina e Russia. Intanto, però, si prepara a mandare via dagli Usa migliaia di ucraini. L'amministrazione del presidente americano ha formulato un piano teso ad usare 250 milioni di dollari destinati agli aiuti all'estero per finanziare il rimpatrio di rifugiati in fuga da zone di conflitto

Russia, le manovre di Putin spaventano la Finlandia. Trump: “Nessun rischio”

(Adnkronos) - Vladimir Putin prepara operazioni al confine con la Finlandia? Le ipotesi legate ad un nuovo 'capitolo' della strategia della Russia non possono essere escluse a priori. Elementi vengono forniti dalle immagini satellitari confermate da fonti della Nato, in cui si vede il rafforzamento delle basi. A Washington, Donald Trump non fa scattare nessun

Garlasco, pm: “C’è impronta di Sempio”. Traccia inutile per i Ris

(Adnkronos) - Andrea Sempio non si difende e così la Procura di Pavia passa all'attacco e svela il quarto elemento nel caso di Garlasco contro il nuovo indagato per l'omicidio di Chiara Poggi.  "L'impronta di Sempio è vicino al corpo della vittima" è la notizia - contenuta in una nuova consulenza fatta su foto -

Matilde Lorenzi, Gros: “Una tragedia, ma non c’è analogia con Leo David”

AttualitàMatilde Lorenzi, Gros: "Una tragedia, ma non c'è analogia con Leo David"

(Adnkronos) – La tragica fine della giovanissima Matilde Lorenzi richiama alla mente dei più adulti la morte di un’altra promessa dello sci azzurro, quella di Leonardo David, avvenuta nel 1985 dopo una caduta a Lake Placid ben sei anni prima del lungo coma che lo portò a spegnersi. “Ma tra le due vicende non c’è analogia”, chiarisce subito Piero Gros, testimone delle ultime parole del giovane talento di Gressoney proprio alla fine della pista americana, una prova sugli sci conclusa da David dopo la caduta dovuta a una spigolata e che, si capì in seguito, aveva risvegliato un edema cerebrale non rilevato dovuto a una caduta di due settimane prima, in discesa a Cortina d’Ampezzo. 

“Sono due dinamiche molto diverse”, dice Gros all’Adnkronos, “Matilde è sì caduta, ma non credo che sia andata in coma, non lo so, non ho idea di quello che è successo. Mentre Leonardo era già caduto ai campionati italiani a Cortina nella discesa, poi non aveva fatto lo slalom, poi era andato a casa e in seguito era partito tranquillamente per gli Stati Uniti dove avevamo le preolimpiche”. “Quando abbiamo provato la discesa della combinata, lui era caduto, ma una caduta quasi da svenimento, si può dire. Si era rialzato in quel momento, poi era arrivato al traguardo, io ero già giù e mi ricordo che ci siamo salutati, gli ho chiesto ‘Leo cosa è successo’ e niente, era caduto, ma si era rialzato. È arrivato al traguardo, poi si è accasciato sui miei sci, ho chiamato il direttore tecnico Erich Demetz, loro hanno chiamato i soccorsi, poi l’hanno portato via in ospedale. L’hanno poi operato la sera e da quel momento purtroppo la storia è stata quella che è stata. Il cervello è stato parecchio tempo senza ossigeno, poi è andato avanti sei anni e alla fine è mancato”. 

“Matilde è caduta, ha spigolato, perché ormai con questi sci si va forte. Poi magari c’è ghiaccio, insomma la pista è forse più dura, non lo so quello che è successo, avrà battuto la testa sicuramente. Da quello che ho sentito non farei un’analogia con Leonardo anche se quando batti la testa… Basta vedere quello che è successo a Schumacher. È un tragico destino, molto tragico e crudele, siamo tutti molto tristi per Matilde”. 

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