di Antonio Parrella
NAPOLI. Semaforo verde per la VII edizione del convegno scientifico su “Infiammazione e stili di vita”, organizzato dal dottor Michele Pompeo Libutti, oncologo della Asl Na3.
L’happening medico scientifico si svolgerà giovedì 7 ottobre 2021 (inizio ore 8.30, con la registrazione dei partecipanti), presso la sala convegni Eremo dei Camaldoli, in via dell’Eremo.
Relatori dell’importante kermesse medica saranno, tra gli altri, specialisti dell’Università di Napoli Federico II (professor Pietro Formisano, ordinario di patologia clinica), dell’istituto tumori di Napoli, dell’Asl Na1 e Asl Na3 (dottor Carmine Pizza, primario della Uoc di oncologia).
IL TEMA DEL FORUM SCIENTIFICO
Purtroppo gran parte delle malattie e delle condizioni di malessere si associano ad uno stato infiammatorio cronico. Pertanto il forum verterà sui meccanismi patogenetici dell’infiammazione cronica di basso grado come causa di importanti malattie (diabete, obesità, sindrome metabolica, steatosi, eccetera) e sullo studio ed implementazione degli adeguati interventi sullo stile di vita (dieta ed attività fisica) per poter prevenire tali patologie.
Non ci sono sintomi precisi ed è complicato individuare questa condizione infiammatoria a livello clinico. I sintomi sono vaghi e vari, spesso non si manifestano inizialmente, ma la condizione infiammatoria di basso grado persiste e si ripercuote sugli organi geneticamente più vulnerabili per il singolo individuo.
Tra i principali sintomi che contraddistinguono un organismo con “inflammaging” troviamo aumento di obesità a livello addominale, malessere diffuso, indolenzimento generalizzato, stanchezza cronica, difficoltà nella concentrazione, difficoltà a dormire, gonfiore addominale e problematiche gastrointestinali, sintomi anche di un’alterata detossificazione epatica.
Da annotare che alcuni fattori predispongono allo stato infiammatorio. Tra questi: alimentazione squilibrata, eccessi alimentari, sovrappeso con circonferenza della vita alta, obesità, sedentarietà, ritmo circadiano scorretto (il nostro “orologio biologico” che regola ad esempio il ritmo sonno- veglia), buso di alcol e farmaci. Ma sembrerebbe esserci anche una correlazione tra depressione ed infiammazione. Uno studio che è stato pubblicato in un’edizione dell’American Journal of Psychiatry ha evidenziato che tra i pazienti affetti da depressione, le concentrazioni di due marker infiammatori, PCR e IL-6, sono risultati aumentati del 50 per cento rispetto alla norma.
Altri aspetti importanti su questo tema sono legati all’ambiente in cui viviamo, respiriamo e da cui otteniamo il nostro nutrimento. Le misure correttive da mettere in atto per prevenire questa patologia si traducono in adeguate politiche sanitarie ed in un risparmio per le istituzioni. Durante un breve simposio satellite sarà presentata anche un’ app della prima azienda al mondo che combatte la infiammazione cronica e l’inflammaging, attraverso un sistema di profilazione e consigli per modificare gli stili di vita.