Il sindacalista Nicola Egidio
NAPOLI. E’ risaputo che la Campania è un set a cielo aperto, basta ricordare tutti i ciak battuti in questo territorio per capirne l’importanza, motivo di orgoglio per tutti noi.
“Purtroppo – sottolinea il sindacalista Nicola Egidio – questa pandemia ha messo in ginocchio la meravigliosa macchina dello spettacolo, film, sceneggiati, fiction, spot, teatro, musica e chi più ne ha più ne metta sono fermi, a rischio migliaia di posti di lavoro, fermo anche l’indotto che è parte integrante della filiera. I vari flash mob di questi ultimi giorni fanno da eco a questa situazione che non vede a breve una soluzione. Le varie strutture coinvolte, tra esse il centro di produzione Rai di Napoli, capofila e fiore all’occhiello per tutto il territorio campano e di tutto il Sud Italia, sono ferme da mesi, nonostante i vari sforzi da parte di tutti i diretti interessati, si fa fatica a ripartire e qualora si riesca sarà tutto in formato ridotto. Mi soffermo – prosegue Egidio – su un posto al sole, soap interamente realizzata dalla struttura Rai di Napoli, ancora ferma, si spera in una prossima ripartenza, è una produzione importante che da oltre vent’anni ha riacceso i riflettori sugli studi partenopei, ma con essa anche tante altre produzioni importanti realizzate in quel di Fuorigrotta, garantendo continuità, vitalità e centralità all’insediamento produttivo, unico per la sua storia”.
Secondo Egidio è necessario un intervento tempestivo al fine di scongiurar danni irreversibili.
“Certamente la soluzione non è facile – aggiunge il sindacalista – ma c’è bisogno dello sforzo di tutti: politica, sindacato e maestranze tutte, per far ripartire, con le dovute cautele, questa meravigliosa industria, che, ferma, aggrava ancora ulteriormente la costante crisi occupazionale campana, oltre alla mente e al cuore degli italiani”. (An. Pa.)