mercoledì, 9 Ottobre , 24

Israele, dal 7 ottobre 2023 al Libano: la settimana dell’incubo guerra totale

(Adnkronos) - Una settimana per l'escalation. Dal 7 ottobre dello scorso anno non sono mancati i timori di allargamento del conflitto innescato dall'attacco di Hamas di quel giorno in Israele. Ma mai come ora si teme per il Medio Oriente. Subito dopo l'attacco in Israele all'alba del 7 ottobre, costato la vita a quasi 1.200…

MotoGp Giappone, Bagnaia trionfa e tallona Martin nel Mondiale

(Adnkronos) - Pecco Bagnaia trionfa nel Gp del Giappone e riapre totalmente il Mondiale MotoGp quando mancano 4 gare alla fine della stagione. Il pilota della Ducati, campione del mondo in carica, si impone a Motegi oggi 6 ottobre chiudendo in 42'09''790 e precedendo la Pramac dello spagnolo Jorge Martin, leader iridato. Terzo posto per lo…

Lega si ritrova a Pontida, Orban ospite d’onore di Salvini

(Adnkronos) - La Lega di Matteo Salvini si ritrova a Pontida oggi, domenica 6 ottobre, per l'appuntamento tradizionale. "Non sarà una Pontida come le altre", ha detto Matteo Salvini, invitando i suoi a non mancare: "Il tuo sostegno mi darà quella forza che mi accompagnerà in tribunale". Il leader della Lega, sul pratone delle origini,…

Napoli, scuola Baracca-Vittorio Emanuele II: mamme e bambini in protesta

UncategorizedNapoli, scuola Baracca-Vittorio Emanuele II: mamme e bambini in protesta

di Francesco Gallo

Presso l’ingresso della scuola elementare ‘Baracca-Vittorio Emanuele II ‘ ai quartieri Spagnoli di Napoli, che dopo lavori di ristrutturazione durati quattro anni e costati milioni di euro, ha riaperto solo in parte, si sono radunate a protestare decine di mamme con i loro figli, questi ultimi che hanno indossato magliette con la scritta ‘Voglio la mia scuola’ ed esposto cartelli di appello rivolti alla dirigente scolastica.
“La preside ci deve spiegare – dice una delle mamme presenti al sit-in – cosa manca per riaprire le classi chiuse e per porre fine ai nostri disagi “.

Da anni circa 150 alunni sono dirottati presso un altro plesso distante dalla sede principale e raggiungibile solo a piedi perché mancano ampie strade di collegamento e mezzi pubblici.
‘ ‘Il paradosso – racconta un altro genitore – è che nella scuola dove ora andiamo sono in corso dei lavori con inevitabili disagi dovuti alla convivenza tra bambini e aree di cantiere”.
“Con certezza non sappiamo le ragioni di questa chiusura. La scuola vista da fuori sembra finita ed ai nostri quesiti non vengono date risposte ne tantomeno ci viene detto quanto manca alla riapertura. Nel frattempo – conclude una mamma – ogni ‘santa’ mattina dobbiamo sottoporre i nostri bambini a questa trasferta condividendo il percorso, tra stretti vicoli, con motorini ed auto”.

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