sabato, 7 Settembre , 24

Simona Izzo e la dieta con Ricky Tognazzi: “Solo grazie al sesso resistiamo a fame notturna”

(Adnkronos) - Il segreto per non sgarare durante la dieta? Mettere l'allarme al frigorifero. Parola di Simona Izzo. L'attrice e doppiatrice si è raccontata a 'Storie di donne al bivio' di Monica Setta, che andrà in onda su Rai 2 lunedì 9 settembre, e, come anticipa l'Adnkronos, ha svelato anche il suo rapporto con la dieta,…

Imprese, Landazabal (Gsk Italia): “Innovazione e salute strettamente connesse a competitività Ue”

(Adnkronos) - "Durante questa 50esima edizione del Forum di The European House-Ambrosetti a Cernobbio il cuore della discussione è stata proprio la competitività europea, la quale ha una stretta connessione con l'innovazione e la salute della popolazione". Così Fabio Landazabal, presidente di Gsk Italia, a margine della 50° edizione del Forum di Cernobbio, intitolata 'Lo…

Caso Sangiuliano, ex marito Boccia chiede da un anno ‘pubblicazione’ divorzio

(Adnkronos) - L’ex marito di Maria Rosaria Boccia, la donna protagonista della vicenda che si è conclusa con le dimissioni del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, da circa un anno chiede di correggere l’errore materiale presente nella sentenza di divorzio, ottenuta da un tribunale napoletano nel 2015, che ancora oggi - a nove anni dal…

Papa in Nuova Guinea, appello per detenuto italiano: “Francesco aiutaci”

Dall'Italia e dal MondoPapa in Nuova Guinea, appello per detenuto italiano: "Francesco aiutaci"

(Adnkronos) – Da più di quattro anni è bloccato in Papua Nuova Guinea, accusato di traffico di droga prima, di terrorismo internazionale poi. Lui è l’italiano Carlo D’Attanasio, oggi ha 55 anni, nel 2019 partito in barca a vela per un giro del mondo e che invece ha trovato la sua ultima tappa proprio nel Paese oceanico. Da 4 anni fermato nel Paese, e malato di tumore al colon. Per questo Juanita Costantini, che con Carlo ha avuto un figlio, all’Adnkronos affida un vero e proprio appello per Papa Francesco, nella speranza che il viaggio del Pontefice in Papua Nuova Guinea possa riuscire a sbloccare la situazione. 

“Nel marzo del 2020 – sottolinea Juanita Costantini – Carlo approda in Papua Nuova Guinea e decide di fermarsi per una sosta che si prolunga per 5 mesi, quando, in procinto di ripartire per terminare la sua impresa, un piccolo aeroplano si schianta sull’isola subito dopo il decollo. All’interno del velivolo la polizia rinviene 611 chili di cocaina, probabilmente destinati all’Australia. Due giorni dopo vengono fermati due papuani e Carlo viene, senza alcuna spiegazione, arrestato. Accusato. Incarcerato. Dopo alcuni mesi, però, le accuse contro Carlo di traffico di droga cominciano a vacillare. La stessa stampa locale comincia a dubitare delle accuse nei confronti di Carlo e, poiché non hanno rinvenuto prove, l’accusa passa da traffico di droga a terrorismo internazionale”. Poi, tutto si ferma, fra processi che non si celebrano e legali che spariscono. 

“Nel frattempo Carlo è costretto in una piccola cella fatiscente. Con tanti altri detenuti. Senza servizi igienici. Inizia un calvario umano. Le sue grida di innocenza perdono la forza. E Carlo – continua Juanita nell’appello al Papa- inizia a manifestare malori continui. Dolori lancinanti. Da qui la richiesta di essere sottoposto ad esami diagnostici, con tutti i ritardi del caso. A inizio marzo, dopo un anno e mezzo di attesa, arriva la colonscopia. E la diagnosi è di adenocarcinoma del colon di 10 centimetri. Carlo è stato sottoposto a intervento, portatore di due enterostomie, perde sangue, è cachettico, ha una ferita aperta in addome, astenico e sotto droghe antalgiche. Anemico. Fisicamente e moralmente è sfinito, Sua Santità. Necessita di urgente ulteriore intervento chirurgico. E di speranza e preghiera”. Perché, conclude Juanita, “sono cinque anni che mi sveglio e vado a dormire con l’assenza del mio amore e condivido il suo dolore in ogni momento dentro di me. E quando guardo gli occhi dolci del nostro piccolo Enea non so più come rispondere alle sue domande e garantire la serenità che merita”. (di Lorenzo Capezzuoli Ranchi) 

 

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