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Simba La Rue compie 23 anni, il messaggio dal carcere: “Festeggio in cella”

(Adnkronos) - Simba La Rue compie oggi, sabato 18 maggio, 23 anni. Il rapper italiano-tunisino, che è stato arrestato a Barcellona lo scorso 12 aprile, sta scontando la pena in Italia e sui social, in occasione del suo compleanno, ha condiviso un messaggio in cui ha ringraziato i fan per tutto il supporto, lanciando l'hashtag

Donna uccisa a Fregene, autopsia: coltellate a cuore e gola

(Adnkronos) - Oltre venti coltellate, con diversi colpi inferti in punti vitali, alla gola e al cuore, hanno provocato la morte di Stefania Camboni, la 59enne uccisa nel sonno nella sua abitazione a Fregene. E’ quanto emerge dai primi risultati dell’autopsia eseguita questa mattina dal medico legale. Tra 90 giorni si conosceranno gli esiti degli

Caserta, trovato morto a Torino il 15enne scomparso a gennaio

(Adnkronos) - E' stato trovato morto a Torino Rayan Mdallel, il 15enne di Mondragone (Caserta), Rayan Mdallel di cui non si avevano più notizie dal 30 gennaio scorso. A renderlo noto è stato è il sindaco Francesco Lavanga, con un post pubblicato sui social. "Da qualche ora ho appreso la triste e terribile notizia che

Piero Fassino, ultima ‘Chance’ di chiudere il profumo-gate: 500 euro per archiviare il caso

PoliticaPiero Fassino, ultima ‘Chance’ di chiudere il profumo-gate: 500 euro per archiviare il caso

ROMA – Cinquecento euro, ultima ‘Chance’ per chiudere la vicenda. Troppo facile il gioco di parole con il nome del profumo marca Chanel “scivolato” impunemente dagli scaffali del duty free dell’aeroporto di Fiumicino alla giacca del deputato Piero Fassino. Potrebbe concludersi così il profumo-gate, il caso che dal 15 aprile scorso ha cosparso l’immagine dell’ex ministro della Giustizia di indignazione e ironia, non proprio lo stesso odore delle fragranze in vendita nella sciccosa profumeria dello scalo romano.

Voleva fare un regalo alla consorte, ha dichiarato, mai avrebbe immaginato di essere sommerso dal pubblico ludibrio, sgradevole alla reputazione più che alle narici. Eppure i segnali, a quanto appurato dalle indagini portate avanti in questi mesi dalla Procura di Civitavecchia, c’erano tutti.

Ciò che il fu segretario dei Ds ha tentato di derubricare a misunderstanding, malinteso, sarebbe stato infatti smentito con spietata nitidezza dalle telecamere dell’esercizio commerciale, oltre che dalle dichiarazioni dei vigilantes e dei commessi del negozio. I dipendenti, nella loro versione dei fatti, non hanno solo hanno confermato il furto ma addirittura rilanciato, fornendo un’aggravante: pare che Fassino fosse “recidivo”.

Si giustifica, forse, così la proposta del suo avvocato di archiviare il caso con la corresponsione di una cifra superiore al valore del prodotto (pari a 130 euro). Oggi il gip di Civitavecchia deciderà se accettare o meno la proposta dell’avvocato.

Sul quotidiano La Repubblica, una dichiarazione del legale Fulvio Gianaria chiarisce che l’offerta è stata presentata dopo la visione del video che riprende Fassino dentro il duty free. “Davanti a un video che è molto equivoco, dove sembra che siamo davanti a una dimenticanza – si legge – abbiamo intrapreso questa strada per non affrontare un processo e la sua portata mediatica”.

“Pecunia non olet“, dicevano i latini. E considerando le premesse, archiviare il caso con cinquecento euro potrebbe essere, per il parlamentare, un buon compromesso, un’ottima ‘Chance’. Chissà quanta altra ironia se Fassino avesse portato via ‘One Million’.

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