I pericoli correlati ad attività lavorative che portano diverse categorie a finire nel mirino delle mafie, le diverse sfaccettature che nel corso degli anni hanno assunto le organizzazioni criminali, la cultura e il linguaggio mafioso: sono solo alcuni dei temi che hanno animato il convegno “Vite sotto scorta” che ha avuto luogo nella sala comunale della libreria “Feltrinelli” di Pomigliano D’Arco lo scorso mercoledì 12 giugno.
Un convegno che ha registrato l’adesione di un nutrito grappolo di popolazione, oltre che delle istituzioni locali e di tantissimi rappresentanti delle forze dell’ordine, complice la presenza di relatori autorevoli che hanno animato il dibattito fornendo un’analisi precisa e lucida sui fenomeni mafiosi, introdotti e moderati dall’ingegnere Oliver Tahir, inventore del dispositivo di sicurezza personale “Safe” ed esperto in sicurezza sociale e dalla giornalista Luciana Esposito, direttore di “Napolitan”, aggredita e minacciata dai clan di Ponticelli.
Oltre ai saluti istituzionali, affidati alla vicesindaca Elvira Romano, il giovane avvocato, Nicola Strocchia, attuale capostazione EAV, è intervenuto aprendo il convegno disaminando i punti salienti della sua tesi di laurea, incentrata sui fenomeni mafiosi e i rapporti con i media, con particolare attenzione alle figure di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.