di Francesco Gallo
Si è reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine per calmare la situazione in seguito alle lunghe code e proteste delle persone in fila questo pomeriggio all’esterno della Mostra d’Oltremare, dove erano convocati alcuni cittadini per essere sottoposti alla vaccinazione anti-Covid per la categoria dei pazienti vulnerabili/disabili.
In una nota l’Asl Napoli 1 Centro ha spiegato quanto accaduto nelle ultime ore presso il maxi-hub vaccinale a Fuorigrotta: “Alcune centinaia di cittadini sono stati convocati questo pomeriggio presso l’hub vaccinale della Mostra d’Oltremare dopo essersi registrati in piattaforma come vulnerabili/disabili. È bene ribadire che i cittadini che hanno dichiarato all’atto dell’adesione in piattaforma SINFONIA di essere in possesso di patologie tali da avere il diritto a rientrare nella categoria vulnerabili/disabili possono essere vaccinati solo ed esclusivamente a seguito della compilazione del modulo di autocertificazione con il quale attestano sotto la propria responsabilità – nel momento dell’accettazione presso il Centro Vaccinale – il possesso dei requisiti indicati al momento dell’inserimento in piattaforma”.
“Questo pomeriggio – spiega l’Asl nella nota – a decine hanno rifiutato la sottoscrizione del modulo di autocertificazione pretendendo, comunque, di essere vaccinati. Queste persone, oltre ad aver costretto il personale a rallentare le vaccinazioni degli aventi diritto, con atteggiamenti violenti hanno messo a rischio l’incolumità degli operatori sanitari e altri cittadini. Solo grazie al tempestivo intervento delle forze dell’ordine è stato possibile riportare la situazione nei canoni della normalità. L’ASL Napoli 1 Centro stigmatizza tali tentativi di aggirare regole che vengono poste a garanzia di una celere vaccinazione dei soggetti vulnerabili/disabili. È bene ribadire che l’ASL Napoli 1 Centro procederà alla verifica di quanto dichiarato sia in fase di adesione che in fase di accettazione con denuncia all’Autorità Giudiziaria in caso di dichiarazione mendace”.