“Il Dl Malattia professionisti è una priorità per la categoria e andrebbe a sanare un vulnus legislativo, le cui gravi conseguenze si ripercuotono sulla vita e sul lavoro dei professionisti, cittadini di questo Paese ai quali, fino ad oggi, continua ad essere negato il riconoscimento di un diritto costituzionalmente garantito come quello alla salute. Ci appelliamo ai legislatori affinché approvino in tempi stretti l’emendamento 102.0.64 alla Legge di Bilancio 2022, avente primo firmatario il senatore De Bertoldi, per l’introduzione delle disposizioni per la sospensione della decorrenza di termini relativi agli adempimenti a carico del libero professionista in caso di malattia o di infortunio”. Lo afferma Amelia Luca, presidente Andoc (Associazione Nazionale Dottori Commercialisti), firmataria di una lettera indirizzata dalle Associazioni sindacali dei commercialisti ai presidenti dei gruppi parlamentari alla Camera e al Senato, ai componenti della Commissione Bilancio al Senato e ai leader delle formazioni politiche.
“Dopo il riconoscimento della sospensione dei termini relativi agli adempimenti per i professionisti in caso di malattia da Covid 19 – rimarca la presidente Luca – non è più possibile procrastinare la disciplina della decorrenza dei termini a tutte le condizioni di malattia o di infortunio che il professionista, come ogni altro cittadino, può trovarsi ad affrontare. È solamente in questo modo che il vuoto legislativo esistente potrà ritenersi sanato e la disparità di trattamento subita dai professionisti finalmente superata”.
La sospensione dei termini costituisce, secondo la numero uno dell’Andoc, “una tutela nei confronti dei cittadini contribuenti, in quanto sono anche loro soggetti a sanzioni nel caso del mancato rispetto dei termini di legge nell’espletamento degli adempimenti, dovuto a malattia del professionista che li assiste”.
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