BOLOGNA – È di nuovo tempo, a Bologna, che inizi la lunga stagione estiva degli appassionati di cinema, con le proiezioni in piazza Maggiore e, quest’anno, anche al Nuovo Modernissimo. Restaurato pure lui, come le pellicole che la Cineteca mette come sempre al centro del ‘Cinema Ritrovato’, giunto all’edizione numero 38. Il cosiddetto “paradiso dei cinefili” apre di fatto con due inaugurazioni, alla presenza di registi di fama mondiale. La prima sarà il 21 giugno sul Crescentone con Darren Aronofsky, che presenterà ‘Amadeus’ di Milos Forman. Quella che viene considerata l’inaugurazione vera e propria, invece, sarà il 22 giugno alla presenza di Wim Wenders, che sempre in piazza Maggiore presenterà ‘Sentieri selvaggi’ di John Ford, mentre il giorno dopo parlerà del suo ‘Paris, Texas’. Come promesso in occasione dell’inaugurazione del Modernissimo, Wenders si tratterrà a Bologna diversi giorni. Tra gli altri appuntamenti, il regista farà un incontro pubblico al Mast il 24 giugno e presenterà il suo ‘Buena Vista Social Club’ all’Arena Puccini il 25 giugno.
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Il ricco programma del ‘Cinema Ritrovato’ è stato presentato questa mattina in Cineteca dal direttore Gianluca Farinelli, insieme alla delegata alla Cultura del Comune, Elena Di Gioia, e all’assessore regionale Mauro Felicori. La rassegna conta quest’anno 480 film divisi in 15 sezioni, proiettati in otto sale e tre location all’aperto, con serate appunto in piazza Maggiore, Arena Puccini e piazzetta Pasolini. Il tutto in nove giorni, dal 22 al 30 giugno. Un’edizione fatta anche di tante retrospettive, tra cui spicca quella dedicata alla Divina, Marlene Dietrich. E poi Pietro Germi, a 50 anni dalla sua scomparsa, Gustaf Molander, che lanciò Ingrid Bergman, Anatole Litvak e l’attrice Delphine Seyrig, icona femminista.
Proprio al cinema al femminile viene dato grande spazio all’interno del ‘Cinema Ritrovato’, con i film di Assia Djebar, Marva Nabili e Sarah Maldoror. Tanti, come detto, gli ospiti internazionali: da Damien Chazelle ad Alexander Payne, da Marco Bellocchio a Sergio Castellitto, da Costa-Gavras a Nicolas Seydoux, da Alice Rohrwacher a Stephanie Rothman, fino ai registi siriani Ossama Mohammed e Mohammad Malas. La rassegna sarà anticipata dalle proiezioni in programma al Modernissimo, dal 18 al 21 giugno, tra cui i primi film che videro i bolognesi nel 1904 e il documentario sulla Dietrich. Le serate in piazza Maggiore si aprono sempre il 18 giugno con ‘Intrigo internazionale’ di Alfred Hitchcock in 70mm, mentre il 20 sarà proiettato ‘My Cousin’, l’unica pellicola sopravvissuta che vede protagonista Enrico Caruso, che sarà accompagnata dal vivo dall’ensemble del Teatro comunale di Modena.
Per restare in tema musicale, da segnalare la prima del nuovo restauro di ‘The Wind’ di Victor Sjostrom, accompagnato dall’orchestra del conservatorio Martini di Bologna diretto da Timothy Bock, che tornerà sul palco il 6 luglio per guidare questa volta l’orchestra del Teatro comunale di Bologna lungo le note scritte da Nino Rota per ‘Amarcord’, che sarà proiettato in contemporanea in piazza. Ampia poi la selezione di film muti, tra cui quelli di Stanlio e Ollio, e di pellicole giapponesi tra cui quelle di Akira Kurosawa e di Kozaburo Yoshimura. Lo schermo del Modernissimo, infine, darà luce al ritorno di un’opera monumentale: il ‘Napoleon’, al cui restauro l’accademia francese ha lavorato per tre lustri. Della durata complessiva di sette ore, sarà proiettata solo la prima parte (che dura comunque tre ore e 47 minuti).
Saranno “nove giorni straordinari- commenta Farinelli- per trovare che cos’è il cinema, cos’è stato e anche cosa sarà, perchè ci sarà anche un regista contemporaneo, Juho Kuosmanen, che presenterà un film muto realizzato oggi”. Il festival è dunque “un’occasione straordinaria per scoprire o rivedere capolavori, riscoprire film muti con sorprendenti accompagnamenti musicali- continua Farinelli- il ‘Cinema Ritrovato’ è una realtà unica al mondo ed è per questo che i grandi cinefili del mondo stanno per arrivare a Bologna, e moltissimi bolognesi hanno addirittura preso le ferie per seguire questo festival, dove c’è veramente tutto il cinema: il piccolo film sconosciuto e quello che ha cambiato la storia, c’è la classicità e la sperimentazione, c’è il film d’autore più particolare e il film più popolare che sia mai stato fatto”.
BOLOGNA SOGNA DI DIVENTARE “LA CAPITALE MONDIALE DEL CINEMA”
Soddisfatto Felicori, che rivendica l’ingresso della Regione nella Fondazione Cineteca. “Dobbiamo creare un grande sistema regionale per fare un salto di qualità- sostiene l’assessore- con quello che abbiamo di più non possiamo fare. Tutti in questa regione vogliono essere capitale, bisogna mettere insieme queste energie. Possiamo diventare la capitale mondiale del cinema, ma è una sfida enorme. Ci sono pesi massimi e quindi per salire sul ring bisogna avere la taglia. Spero che il nostro esempio sia seguito da altri. E poi, dopo il Covid e l’alluvione, verrà anche il tempo in cui mettere più risorse sulla cultura”, si augura Felicori.
L’articolo Pronti per il cinema estivo? A Bologna 480 film in 9 giorni. E c’è anche il Modernissimo proviene da Agenzia Dire.
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