di Francesco Gallo
La Regione Campania, nonostante il particolare momento storico, è riuscita a raggiungere importanti risultati per quando concerne la gestione del PSR 2014-2020. Sull’ammontare delle risorse programmate sono state impegnate infatti il 98% delle risorse e già nel mese di novembre è stato superato il rischio di disimpegno automatico. Un risultato che vede la Campania tra le regioni più virtuose.
Nicola Caputo, Assessore all’Agricoltura della Regione Campania nel corso del suo intervento al Comitato di Sorveglianza in cui l’Amministrazione regionale ha illustrato ai rappresentanti della Commissione europea, dei ministeri coinvolti e del partenariato economico, sociale ed istituzionale, lo stato di attuazione del Programma ha dichiarato: “Abbiamo fatto un buon lavoro, da domani ci dedicheremo alla pianificazione della nuova programmazione, in modo condiviso e partecipato, superando errori e criticità del passato .Abbiamo impegnato a favore delle aziende agricole campane 1.62 miliardi circa che rappresentano il 98% della Dotazione Finanziaria del Programma pari a circa 1.8 miliardi di euro. Il contributo del PSR al miglioramento dei risultati economici nelle aziende beneficiarie degli investimenti è complessivamente molto soddisfacente. Il nostro lavoro è stato valutato in modo positivo anche dal rappresentante della Commissione europea Philip Busz, (Capo unità Italia – DG Agri). Si ringrazia per il lavoro svolto la struttura dell’assessorato ed in particolare il Direttore generale Filippo Diasco e gli Uffici che hanno dimostrato senso di responsabilità bed impegno per ottemperare alle scadenze previste”.
“Abbiamo avanzato – aggiunge Nicola Caputo – anche la richiesta di estendere la misura 21 al comparto vitivinicolo, 7,8milioni per preservare il tessuto economico e produttivo delle imprese del settore, attraverso il pagamento una tantum di un contributo finanziario volto a sostenere la liquidità aziendale per favorire la continuazione dell’attività economica post crisi. Questo Comitato è di particolare importanza perché segna lo spartiacque tra l’attuale programmazione, che ci ha visto impegnati nella risoluzione delle numerose criticità emerse nell’attuazione del Psr, la cui genesi, è bene ricordarlo, è stata particolarmente travagliata, e la nuova programmazione cui stiamo lavorando con grande determinazione, di concerto con il tavolo verde e gli altri attori rappresentativi del nostro sistema agroalimentare”.