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Roma, il maestro Mattia Fiore espone alla Camera dei Deputati la mostra di pittura “Armonia”

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La personale del talentuoso artista caivanese, allestita nelle sale del Cenacolo e della Sacrestia del Complesso di Vicolo Valdina, è costitutita da 31 straordinarie ed esclusive opere che potranno essere ammirate dall’8 al 16 maggio

 

 di Antonio Parrella

 

ROMA. “Armonia”. E’ il titolo della personale del maestro di pittura Mattia Fiore (nella foto in alto), allestita nelle sale del Cenacolo e della Sacrestia del Complesso di Vicolo Valdina di Campo Marzio. La mostra dell’artista caivanese potrà essere visitata per due settimane, dall’8 al 16 maggio (dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle 18), con vernissage nel pomeriggio di martedì 7 Maggio (ore 17). Fiore, membro tra l’altro dell’Accademia Internazionale di Arte Moderna di Roma, vanta nel suo carnet decine di eccellenti esposizioni che hanno riportato una vasta eco internazionale ed effettuate, tra l’altro, presso prestigiose istituzioni, sia in Italia che all’estero. Tra queste  la Queen Gallery 4th Avenue di New York, la Galleria “Le Carre D’Or” di Parigi, Harrow e l’Art Center di Londra. La mostra romana, costituita da ben 31 straordinarie opere, di cui 20 inedite, permeate da vibranti gesti pittorici accompagnata da teli di lino, sarà aperta al pubblico nelle suggestive sale del chiostro del Palazzo, dalla storia ormai millenaria, sorto in epoca paleocristiana nel cuore del Campo Marzio come piccolo convento di monache basiliane raccolte intorno all’oratorio di San Gregorio Nazianzeno e che ospita gli uffici della Camera dei Deputati. L’esposizione, promossa dalla Associazione I.XII.XVIII e curata personalmente dallo stesso Fiore, “rappresenta  – sottolinea il pittore -il frutto di un lavoro costante e di una lunga collaborazione che ha portato alla redazione di un progetto scientifico che ha voluto coniugare il concetto della Bellezza nella sua essenza con quello della Educazione ai valori della legalità con l’obiettivo di saper riconoscere ciò che è brutto e che molte volte si rivela anche falso e ingiusto”.  Dunque i visitatori potranno ammirare le fantastiche e suggestive pennellate di Fiore all’interno delle due sale del Complesso Valdina, quella del refettorio conventuale caratterizzata dall’ampia volta con cappuccine e stucchi, con una serie di affreschi settecenteschi e, sullo sfondo la pittura del Cenacolo di origine cinquecentesca e quella della Sacrestia, dove è stato ripristinato il solaio con travi di legno che ha portato alla luce una, seppur frammentaria, crocifissione trecentesca seguendo un percorso armonico e lasciandosi guidare dalle vibrazioni e dalle emozioni del maestro, trasformate in sublime forma pittorica. “L’intento di educare al bello – precisa il talentuoso maestro Fiore – che non corrisponde soltanto alla percezione di cose ed oggetti belli, che non vuol dire rinchiudersi in una gerarchia di giudizi e di valutazioni, significa prima di tutto sperimentare e far sperimentare una dinamica personale di interpretazione, perché la bellezza è negli occhi di chi la vede. Ciò è tra gli ambiti di interesse dell’Associazione I.XII.XVIII, impegnata anche nel campo dell’educazione alla Bellezza attraverso percorsi incentrati al rispetto delle basilari regole civiche, nonché alle prescrizioni contenute nella nostra Costituzione”.

 

 

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