BOLOGNA – Quasi un italiano su dieci convive con una patologia reumatologica: sono quindi oltre 5 milioni i cittadini a cui è stata diagnosticata una delle 150 patologie reumatologiche che colpiscono muscoli, articolazioni, legamenti ed altri organi (in primis il cuore) fino a rendere impossibile una vita quotidiana di qualità. Allo specialista di reumatologia oggi cosa è chiesto per gestire in modo avanzato, competente ed autorevole tutti questi pazienti con i loro bisogni di salute? E’ possibile creare un nuovo approccio clinico-assistenziale che tenga conto di tutta la complessità che la vita di queste persone si trova ad affrontare? Questi sono gli interrogativi che attraversano il XXVIII Congresso del Collegio Reumatologi Italiani-CReI che si apre a Bologna con il titolo La reumatologia ai tempi del CReI (9-11 ottobre).
UN EVENTO SPARTIACQUE
“Il titolo intende essere un vero spartiacque nell’attività dei reumatologi- commenta Luis Severino Martin Martin, presidente del Collegio- Quando parliamo della ‘specificità dello sguardo CReI sulla reumatologia’ ci riferiamo ad un approccio distintivo che in questo evento intendiamo esplicitare: il Collegio da anni si sta impegnando a far crescere la cultura complessiva della reumatologia, e lo fa assicurando a tutti gli iscritti la possibilità ampliare le competenze, di aprire il proprio sguardo a tutti i bisogni che il paziente reumatologico presenta ed a costruire quella cultura multidisciplinare che oggi è essenziale per una sanità davvero capace di una visione integrale del paziente”. Per questo, prosegue Martin Martin, “possiamo dire che oggi il nostro Congresso – che si tiene proprio nei giorni precedenti alla Giornata Mondiale del Malato Reumatologico, che cade il 12 ottobre – realizza tre azioni che lo rendono speciale: fare il punto su quanto la reumatologia è progredita rispetto al recente passato dal punto di vista scientifico e assistenziale; condividere approfondimenti innovativi su come le patologie reumatologiche sono influenzate ed influenzano altre patologie; e da ultimo assicurare a tutti i partecipanti un forte scambio di esperienze attraverso uno stile dialogico e collaborativo”.
Prosegue Daniela Marotto (coordinamento scientifico del Congresso e past-president CReI): “Seguendo gli obiettivi strategici della società, nel Congresso ampio spazio sarà riservato alla prevenzione, alla diagnosi precoce, alla presa in carico corretta del paziente in base alla sua varianza fenotipica e alle comorbilità applicando anche le nuove tecnologie”. L’evento CReI – sottolineano i vertici del Collegio – è soprattutto un’esperienza formativa dinamica, pratica e coinvolgente. “Qui i medici non si limitano ad ascoltare- precisa Marotto- ma affrontano casi reali, si confrontano con esperti e tornano a casa con strumenti concreti per migliorare la loro pratica clinica. L’approccio collaborativo è parte integrante e distintiva della nostra attività e presenza, assicurando un dialogo attento sia con i pazienti che con altri specialisti clinici come l’oncologo ed il cardiologo. E proprio questa stretta relazione assicura un’ottima presa in carico dei bisogni dei nostri pazienti”.
DENTRO AL PROGRAMMA
L’agenda del 28° Congresso CRei è stata definita da un Comitato Scientifico coordinato da Crescenzio Bentivenga (responsabile scientifico del programma complessivo), con la collaborazione di Patrizia Amato, Gian Piero Baldi, Maurizio Benucci e Paolo Di Giuseppe. Secondo Bentivenga (che è anche componente del Direttivo CReI) “il Collegio intende a Bologna rimanere al passo con l’innovazione terapeutica e con la domanda di salute dei pazienti. Affronteremo pertanto temi centrali, tra i quali il rischio cardiovascolare ed il rapporto con le neoplasie, oltre ad un nuovo approfondimento che proporremo sulla medicina di genere, che da anni è al centro del lavoro del CReI”. Ma, tra le “sessioni imperdibili e non convenzionali”, afferma il coordinatore scientifico, “c’è anche quella sulla borsa del medico, dove analizzeremo e condivideremo ciò che c’è di essenziale nella gestione del paziente reumatologico. Intendiamo anche così dare una mano concreta ed immediata di fronte ad eventuali dubbi e perplessità del reumatologo nella sua azione giornaliera”. A questi appuntamenti si aggiungono poi le comunicazioni sui Nuovi Targets Terapeutici In Artrite Reumatoide e – tra le letture magistrali – Time to choose obesity care in rheumatic patients, argomento quanto mai attrattivo soprattutto alla luce della Legge 2025/741, nota come Disposizioni per la prevenzione e la cura dell’obesità. Quest’ultima lecture è un esempio chiaro di come declinare il titolo congressuale – la reumatologia ai tempi del CReI – trasformandolo in un autentico punto di vista sfidante sulla salute intesa come continua contaminazione di saperi scientifici, professionali e terapeutici per garantire al paziente il massimo della competenza.
INTELLIGENZA ARTIFICIALE IN REUMATOLOGIA
Il Congresso CReI si conclude sabato 11 ottobre con una sessione inedita dedicata all’utilizzazione dell’Intelligenza artificiale in riabilitazione a cui parteciperanno Diego Catania (presidente Federazione Nazionale degli Ordini delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione), Piero Ferrante (Federazione Nazionale Ordini Fisioterapisti), Andrea Turolla (presidente Aifi) insieme a Tiziana Nava (coordinatrice nazionale del Gruppo Riabilitazione CReI) e in cui verranno sviscerati vari aspetti professionali: l’impatto dell’intelligenza artificiale-AI nelle attività di riabilitazione; riabilitazione con realtà virtuali; analisi posturale computerizzata ed utilizzazione delle Smartphone Digital Therapeutic nella gestione dei pazienti reumatologici. L’attenzione di CReI al tema dell’AI si esprime durante il Congresso di Bologna anche con la realizzazione di un primo corso di training a numero chiuso, che sarà tenuto da Guido Putignano, giovanissimo ricercatore di fama internazionale, con progetti in corso ad Harvard, Milano e Zurigo: l’esperto di tecnologie avanzate guiderà un gruppo di reumatologi all’uso consapevole e professionalmente utile delle piattaforme di intelligenza artificiale.
CREI OGGI
Nato nel 1995 per dare voce e rappresentanza alla reumatologia sul territorio, il CReI ha rinnovato durante il Congresso 2024 (tenuto a Firenze) le sue cariche. Il Consiglio Direttivo in carica oggi vede la presidenza di Martin Martin, la vicepresidenza di Gian Piero Baldi e la presenza di Daniela Marotto (past president) e Crescenzio Bentivenga (coordinatore esecutivo); con loro i consiglieri sono Alessandra Beccaris, Donatella Ventura, Raffaele Zicolella, Franco Paoletti, Paolo Venditti, Maurizio Benucci, Silvano Bettio, Norma Carrozzo, Andrea delle Sedie, Paolo di Giuseppe, Rosita Laurenti e Stefania Padula. La presenza del Collegio su tutto il territorio nazionale è assicurata anche attraverso i referenti regionali, che garantiscono presidio CReI nelle regioni e assicurano attività e supporto ai pazienti. In queste settimane i reumatologi del Collegio sono tra gli specialisti protagonisti del Tour della Salute 2025, evento itinerante che da giugno a ottobre offre a centinaia i migliaia di cittadini italiani la possibilità di effettuare visite di prevenzione e controlli in vari ambiti di patologie, reumatologia inclusa.
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