giovedì, 22 Maggio , 25

Salari, Bonetti: “Perdita potere d’acquisto elemento di rallentamento”

(Adnkronos) - “Il rapporto presentato oggi mette in luce una delle criticità che l'Italia sta affrontando in una più ampia crisi demografica che vede una popolazione invecchiare, ma con una mancanza di servizi e di welfare adeguato per gestire l'invecchiamento. Dall’altro lato si assiste a uno svuotamento delle corti giovanili con un calo delle nascite

Fisco, Marattin: “Italia unico Paese che massacra fiscalmente il ceto medio”

(Adnkronos) - “Le statistiche dicono sempre e solo una cosa: che noi siamo probabilmente il Paese al mondo che massacra di più fiscalmente il ceto medio. Secondo il recente rapporto dell’Ocse chiamato Taxing Wages, se uno stipendio del ceto medio aumenta di 100 euro, tolte le tasse, in Italia a una persona single rimangono in

Imprese, Bracco: “Incertezza nemica crescita, servono meno paletti”

(Adnkronos) - “Noi come aziende ce la mettiamo tutto per rimanere competitivi, il Paese deve essere orgoglioso e difendere il suo manifatturiero” ma “l’incertezza è sempre nemica della crescita perché condiziona la fiducia di imprenditori e consumatori e ha inevitabili ricadute negative sugli investimenti”. Lo ha detto Diana Bracco, presidente e ceo del Gruppo Bracco

Ucraina, giornalista Roshchyna morta in prigione russa: corpo restituito con segni tortura

Dall'Italia e dal MondoUcraina, giornalista Roshchyna morta in prigione russa: corpo restituito con segni tortura

(Adnkronos) – La giornalista ucraina Viktoriia Roshchyna, morta mentre era prigioniera dei russi, è stata torturata e i suoi organi sono stati rimossi prima che il corpo fosse restituito all’Ucraina. E’ quanto emerge dall’inchiesta di un consorzio di giornali internazionali, tra i quali Washington Post, The Guardian e Ukrainska Pravda, che riporta come il corpo restituito lo scorso febbraio mostrava segni di tortura e che alcuni organi erano stati rimossi.  

Citando i medici legali, i procuratori ucraini hanno spiegato che vi erano “numerosi segni di tortura e maltrattamenti”, tra questi “una costola rotta, ferite al collo e possibili segni di scosse elettriche sui piedi”, secondo quanto riferito da Yuriy Belousov, a capo dell’unità crimini di guerra dell’ufficio del procuratore generale ucraino. Nonostante i risultati del test del Dna, il padre della giornalista non crede che il corpo sia della figlia ed ha chiesto ulteriori analisi.  

Roshchyna, che lavorava per Ukrainska Pravda e Hromadske, era scomparsa nel 2023, quando aveva 27 anni, mentre indagava su accuse di torture sui prigionieri ucraini nei territori occupati dai russi nel sud est del Paese. In questi anni di guerra, i giornalisti ucraini sono andati raramente nei territori occupati russi, zone considerate per loro altamente rischiose. Roschyna è la prima reporter ucraina morta in una prigione russa.  

Le autorità ucraine hanno chiesto alla comunità internazionale di rispondere a questa inchiesta: “la questione degli ostaggi civili rapiti e trattenuti dalla Russia richiede una maggiore attenzione internazionale ed una risposta immediata e forte”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri, Georgiy Tykhy.  

Secondo l’inchiesta, la giornalista ha trascorso la maggior parte della detenzione nel carcere Sizo-2 a Taganrog, nella Russia meridionale, uno dei centri di detenzione dove migliaia di civili ucraini sono stati incarcerati dall’inizio della guerra. In molti casi, come quello di Roshchyna, senza incriminazioni e senza possibilità di comunicare con l’esterno.  

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