giovedì, 12 Settembre , 24

Maltempo oggi, allerta meteo arancione in Lombardia: pioggia da Milano a Roma

(Adnkronos) - Prove di autunno oggi, giovedì 12 settembre 2023, con la robusta spallata del maltempo: pioggia con allerta meteo arancione e gialla, con rischio di nubifragi dal Nord al Centro, e calo delle temperature da Milano a Roma complici forti raffiche di vento in un quadro meteo che domani si allargherà anche al Sud. Riflettori…

Nave da crociera contro iceberg: “Noi come il Titanic” – Video

(Adnkronos) - Una nave da crociera contro un iceberg e i passeggeri vivono un "momento Titanic". Un video pubblicato su TikTok documenta l'avventura vissuta dai passeggeri a bordo di una nave, la Carnival Spirit, che navagiava nelle acque davanti al fiordo Tracy Arm in Alaska, a sud della città di Junea. La nave ha urtato un…

Nuovo virus attacca cervello, trasmesso dalle zecche: la scoperta

(Adnkronos) - Scoperto in Cina un nuovo virus che si trasmette attraverso il morso delle zecche e che ha il potenziale per attaccare il cervello e causare problemi a livello neurologico. E' il virus Wetland (Welv) che è stato rilevato in un uomo di 61 anni che ha detto di essere stato punto da un…

Ucraina, Kiev chiede chiarimenti su documento finale summit di pace in Svizzera

Dall'Italia e dal MondoUcraina, Kiev chiede chiarimenti su documento finale summit di pace in Svizzera

(Adnkronos) – Le autorità di Kiev hanno annunciato che chiederanno al governo svizzero chiarimenti sui Paesi firmatari della dichiarazione finale del vertice di pace per l’Ucraina celebrato nel fine settimana in Svizzera. La richiesta è stata avanzata per la mancata presenza nel testo finale delle firme dei rappresentanti iracheni e giordani, due Paesi che secondo Kiev si erano impegnati ad appoggiare il testo finale.  

“Oggi ci metteremo in contatto con i nostri colleghi di Berna e discuteremo ancora una volta la lista completa dei Paesi firmatari. Io ero personalmente presente quando sono stati annunciati i risultati del processo di adesione al comunicato e questi Paesi risultavano sul tabellone finale nella sala in cui si è celebrata la sessione”, ha dichiarato Oleksander Bevz, uno dei principali consiglieri dell’ufficio presidenziale ucraino.  

Kiev non intende trarre conclusioni a caldo su quanto accaduto, ha aggiunto, e considera il testo “sempre aperto” per eventuali adesioni. Bevz – riporta Ukrinform – ha anche concesso che alcuni Paesi hanno segnalato fin dal principio la loro intenzione di non sottoscrivere il testo: “Probabilmente questo è legato alle particolarità di certi processi politici in quei Paesi. Alcuni Paesi erano direttamente sottoposti a pressioni, e il presidente Zelensky ha parlato ripetutamente di questo sia rispetto alla partecipazione al vertice sia all’adesione o meno al documento finale”. La lista finale dei Paesi firmatari non include Giordania e Iraq, oltre, tra gli altri, a India, Arabia Saudita e Messico.  

“Se si vuol davvero parlare sul serio di fermare ‘questa situazione difficile’, basterebbe non brandire il nono pacchetto di aiuti militari italiani a Kiev, rinunciando ad ulteriori forniture di armi per tornare, invece, al linguaggio della pace, abbandonando quello della guerra”. E’ quanto si legge a conclusione di un commento pubblicato su social dall’ambasciata russa in Italia in cui si fa riferimento al fatto che “Antonio Tajani, Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale della Repubblica Italiana, intervenendo il 15 giugno 2024 alla cosiddetta ‘Conferenza sulla pace in Ucraina’ in Svizzera, ha dichiarato: ‘Siamo pronti a mandare un nuovo pacchetto militare perché senza la nostra difesa è impossibile lavorare per la ricostruzione. Vogliamo fermare questa situazione difficile’”. 

“È difficile credere – prosegue il commento dell’ambasciata russa – che siffatto assai stimato politico di grande esperienza non si sia reso conto che il riferimento alle forniture di armi fosse fuori luogo in un evento in cui, in teoria, si discuteva di negoziati e diplomazia. Ovviamente, i numerosi impegni in agenda, intensamente dedicati in Occidente alla tematica ucraina possono aver giocato al Ministro un brutto tiro, facendogli credere che si trattasse dell’ennesimo incontro nel quadro dell’UE, della Nato o del G7”.  

“Sebbene sia più probabile che per il ministro degli Esteri italiano si sia trattato di un lapsus freudiano – conclude – che ha svelato il vero significato della cosiddetta Conferenza ‘sulla pace’ in Ucraina sul Bürgenstock, organizzata dal regime di Kiev e dai suoi sostenitori occidentali, che dietro un inutile paravento nascondeva i loro veri piani aggressivi, connessi alle armi e alla guerra”.  

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