Il Napoli, dominante in campionato con un +15 sulla seconda che profuma di record, torna in Champions League martedì sera contro l’Eintracht di Francoforte, compagine tedesca vincitrice della scorsa edizione di Europa League e sesta in Bundesliga.
L’Eintracht è, senza dubbio alcuno, avversario complicato e coriaceo, una squadra atletica e fisica che punta tutto sull’agonismo e sull’intensità. I teutonici hanno un reparto arretrato dalle prestazioni altalenanti ma un attacco proficuo e pernicioso, specialmente nella figura di Randal Kolo Muani, che sul destro ha avuto la possibilità di siglare il gol che avrebbe regalato la vittoria della terza Coppa del Mondo alla Francia (“El Dibu” Martinez però ebbe da dissentire); il numero 9 sta stupendo l’Europa, ed ha realizzato già 15 gol in stagione.
Avversario, quindi, temibile però. Però agli occhi di tutti appare lampante quanto grande sia la possibilità per la squadra di Spalletti di riscrivere una pagina nuova e stupefacente pagina di storia calcistica.
Il Napoli ha il lusso di poter affrontare con relativa spensieratezza la sfida di Champions, senza il timore di dover sacrificare il campionato, sia perché il vantaggio, come detto, è rassicurante, sia per la profondità della rosa che, nonostante l’infortunio di Raspadori, pare essere quanto mai profonda e performante. I partenopei hanno un’occasione d’oro per varcare la soglia dei quarti di finale della massima competizione europea per la prima volta.
C’è stata una spaccatura, proverbiale, tra tifosi ed esperti del settore, tra chi ritiene si debba rinunciare al sogno Champions, in funzione della agognata vittoria dello scudetto, e chi, d’altro canto, crede nella realizzazione della chimera europea.
È tempo di uscire dai luoghi comuni da provinciale e ragionare come una delle grandi del continente, non per superbia ma perché società, allenatore, dirigenti e calciatori lo meritano, avendo dimostrato quest’anno, sul campo, di essere nell’olimpo del pallone.
Il Napoli ha siglato 20 gol tondi nella fase a gironi, risultato equiparato da poche altre squadre nella Champions, si è guadagnato il primo posto ai danni del Liverpool, finalista lo scorso anno, ha incantato in un tempio del pallone come la Johan Cruijff Arena con un roboante 6-1, è prima in classifica con cinque partite di vantaggio in Serie A, con la miglior difesa ed il miglior attacco. Si, numeri impressionanti. Dunque?
Dunque il Napoli non deve scegliere tra i confini italiani piuttosto che quelli continentali, deve semplicemente continuare a correre, come sta facendo, partita dopo partita, come avesse i paraocchi dei cavalli dinnanzi al suo lungimirante sguardo. L’occasione per ridisegnare i confini nazionali e internazionali è ghiotta e, con le variabili del caso, sarebbe un peccato non provarci. Quindi, siamo certi, il Napoli di Luciano Spalletti continuerà la sua fuga verso la storia, senza demordere o distrarsi neppure per un minuto. Ed è bellissimo così.
Bando alle scaramanzie, è tempo di sognare in grande, sempre con i piedi ben piantati al terreno di gioco. Avanti Napoli!
Ciro Cuccurullo
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