Analisi UnionCamere-InfoCamere basata sul Registro Imprese CCIAA
In Italia, una persona su cinque è un ambulante: oltre 160mila imprese, pari al 21% di tutte le imprese commerciali del Paese, affermano che “il commercio nei negozi mobili è un elemento strutturale molto importante, non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale”.
È quanto emerge da un’analisi condotta da UnionCamere – InfoCamere sulla base del Registro delle imprese delle Camere di Commercio.
Lo studio prosegue affermando che “in questi tempi di inflazione, è un servizio di cui gli italiani sono più grati. La gran parte dei banchi alimentari (151mila, il 95% del totale) è gestita da microimprese individuali, di cui oltre la metà (56,8%) da immigrati”.
“Il commercio ambulante – prosegue UnionCamere – è un tipo di attività in particolar modo adatta a soddisfare le diverse esigenze reali della Regione e si è dimostrato un mezzo per creare legami più stretti con il territorio e contribuire alla vitalità economica della comunità locale”.
In oltre 6.200 comuni italiani è presente almeno un’impresa e più di 500 imprese sono concentrate in meno di 30 comuni. Quest’ultimo fenomeno è di grande importanza per le Regioni interessate, secondo l’analisi, “le 47mila imprese individuali di questi grandi ‘cluster di ambulanti’ rappresentano il 31% di tutte le imprese del settore”.
Questa particolare ‘top 30’ comprende San Nicola la Strada (provincia di Caserta), dove tre quarti delle imprese commerciali registrate sono ambulanti. Seguono San Giuseppe Vesuviano (provincia di Napoli) con il 73,4% e Castel Volturno (provincia di Caserta) con il 72,4%. Gli altri comuni con più del 50% sono Lecce (62,8%), Agrigento (58,2%), Lamezia Terme (Catanzaro) con il 55,7%, Cagliari (51,9%) e Afragola (Napoli) con il 50,8%.
Ciro Di Pietro
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