mercoledì, 16 Luglio , 25

Siria, Israele attacca quartier generale comando militare a Damasco: “I colpi più duri sono iniziati”

(Adnkronos) - Un nuovo raid israeliano su Damasco ha preso di mira la sede dello stato maggiore delle forze siriane nella capitale, rendono noto i media israeliani dopo che il ministro della Difesa israeliano Israel Katz aveva anticipato una intensificazione dei bombardamenti se le forze siriane non si fossero ritirate da Sweida, la città a

Fine vita, affissioni choc ‘Pro Vita & Famiglia’: “Parlamentari non siano boia”

(Adnkronos) - Gli scranni del parlamento occupati da decine di figure nere incappucciate con una falce in mano - rappresentazione della morte - e lo slogan: “Siete stati eletti per aiutarci a vivere, non per farci morire. No alla legge sul suicidio assistito”. Questa la forte immagine oggetto della nuova campagna di affissioni e camion

‘Vacanze romane’ di Haaland, da Fontana di Trevi a Piazza di Spagna

(Adnkronos) - Continuano le 'vacanze romane' dell'attaccante del Manchester City Erling Haaland con la fidanzata Isabel Haugseng. Dopo la sfilata di Dolce & Gabbana e il ricevimento presso Palazzo Farnese il bomber norvegese ha visitato alcuni dei monumenti più iconici della capitale come Fontana di Trevi, Piazza di Spagna, via del Babuino e Piazza del

Usa2024, Walz versus Vance: tra i vice dibattito (civile) senza vincitori

AttualitàUsa2024, Walz versus Vance: tra i vice dibattito (civile) senza vincitori

I due candidati alla vicepresidenza degli Stati Uniti non si attaccano fra loro, critiche ai numeri uno
Roma, 2 ott. (askanews) – Un civile scambio di battute senza particolari acuti e qualche gaffe: il dibattito fra i due candidati alla vicepresidenza degli Stati Uniti, il Democratico Tim Walz e il Repubblicano JD Vance, non è certo stato all’altezza – televisivamente parlando – del confronto fra Kamala Harris e Donald Trump.
Il tutto in ossequio alla tradizione che considera il testa a testa fra i vice poco importante nell’ottica della campagna elettorale: e devono averlo pensato anche i due protagonisti, che hanno evitato di attaccarsi a vicenda preferendo dirigere le proprie critiche contro i candidati presidenziali. Tuttavia, il dibattito ha affrontato in modo più ponderato alcune questioni come l’aborto, la sicurezza nelle scuole e soprattutto l’immigrazione: quest’ultimo un argomento in cui Vance si è trovato in difficoltà dal momento che nessun Repubblicano, e tanto meno Trump, ha saputo spiegare in che modo gestire la preannunciata “più grande deportazione della storia”.
In particolare, Vance si è rifiutato di rispondere alla domanda se i figli cittadini statunitensi di genitori non cittadini verrebbero separati. Nel complesso, un confronto senza vincitori né vinti in cui Vance ha potuto far valere la sua maggiore dimestichezza con il mezzo televisivo e una facile oratoria – il punto debole di Walz – ma che difficilmente sposterà gli equilibri della campagna.

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