venerdì, 18 Aprile , 25

Unicredit, da Cdm via libera condizionato all’Ops su Banco Bpm

(Adnkronos) - Il Consiglio dei ministri, secondo quanto si apprende, avrebbe dato il via libera condizionato all'offerta pubblica di scambio (Ops) di Unicredit su Banco Bpm. Sull'Ops di Unicredit su Banco Bpm, la delegazione di governo di Forza Italia avrebbe espresso "serie riserve" al provvedimento, fanno sapere fonti azzurre. Da qui, a quanto si apprende

Trump vuole ‘licenziare’ il presidente della Fed Powell, può farlo?

(Adnkronos) - Donald Trump ha messo nel mirino, da tempo, un altro nemico: il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. La notizia di oggi è che non solo vorrebbe cacciarlo ma che è anche già stata avviata una riflessione in questo senso. Il principale consigliere economico della Casa Bianca, Kevin Hassett, ha dichiarato ai giornalisti

Omicidio Pierina Paganelli, riesame conferma carcere per Louis Dassilva

(Adnkronos) - Il Tribunale del Riesame di Bologna ha confermato la misura cautelare in carcere a carico di Louis Dassilva, il 34enne di origine senegalese indagato per la morte di Pierina Paganelli, uccisa nel condominio della propria abitazione, in via del Ciclamino a Rimini, il 3 ottobre del 2023. Lo ha confermato l’avvocato Riario Fabbri

Visto di conformità ai tributaristi, i commercialisti: “Svilito il ruolo delle professioni ordinistiche”

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Nel giudizio di appello relativo al ricorso proposto da una associazione di tributaristi, con cui la stessa ha contestato il rifiuto, da parte dell’Agenzia delle Entrate, di concedere l’abilitazione al rilascio del visto di conformità ad un tributarista, il Consiglio di Stato, con ordinanza 995 del 31 gennaio 2024, ha dichiarato “rilevanti e non manifestatamente infondate in relazione agli artt. 3, 41 e 117 comma 1 della Costituzione, le questioni di legittimità costituzione dell’art 35 comma 3 decreto legislativo 9 luglio 1997 n. 241 nei sensi di cui in motivazione. Sospende il giudizio in corso e ordina l’immediata trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale”.

Secondo il Consiglio di Stato, in relazione alla disposizione prevista dal comma 3 dell’articolo 35 del dlgs 241/1997, che dispone che il visto di conformità è rilasciato dai «soggetti indicati dalle lettere a) e b) del comma 3 dell’articolo 3 del dpr 322/1998» – tra cui, come noto, non sono ricompresi i tributaristi – si porrebbe una violazione dei principi costituzionali di non discriminazione, ragionevolezza e libertà di iniziativa economica, e costituirebbe una restrizione non giustificabile alla luce della L. 4/2013.

Le associazioni nazionali di categoria dei dottori commercialisti “non possono condividere un simile orientamento e ritengono non sia giustificabile una previsione normativa che regolamenta un adempimento così delicato quale l’apposizione del visto di conformità, adempimento riservato ai soli soggetti professionali, tra i quali i commercialisti e gli esperti contabili, i cui requisiti costituiscono garanzia per la collettività”.

Lo scrivono in una nota le associazioni sindacali dei dottori commercialisti.

La garanzia è assicurata dal superamento dell’esame di abilitazione, peraltro indispensabile per accedere alla professione secondo quanto previsto dall’art. 33 della Costituzione, dall’assolvimento degli obblighi di formazione continua, dall’assoggettamento al codice deontologico, dal rispetto della normativa antiriciclaggio e dei connessi obblighi di segnalazione delle operazioni sospette, dalla vigilanza che l’ordine esercita sui propri iscritti e da quella che, a sua volta, il Ministero della Giustizia esercita sugli ordini territoriali oltre che sul Consiglio Nazionale.

È discutibile che, in un contesto che impone crescenti e spesso ingiustificati obblighi di specializzazione alla professione del commercialista, ci siano pronunce che sviliscono la funzione di garanzia della fede pubblica, che è propria delle professioni ordinistiche.

Non è solo per una garanzia del cittadino-contribuente ma è anche per la suprema certezza dello Stato al quale dovrebbe interessare che ad apporre il visto sia un commercialista. Questo proprio perché è lo stesso Stato che impone al professionista ordinistico una serie di obblighi, la cui origine sta proprio nella sua funzione di garanzia, medesimo ragionamento per cui si ritiene naturale che solo un farmacista possa dispensare farmaci.

Le associazioni auspicano, pertanto, che sia riservata una maggiore attenzione all’argomento e che la Corte Costituzionale possa valutare di pronunciarsi sull’importanza della fede pubblica e del ruolo di tutela della stessa che appartiene ai professionisti ordinistici.

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