ROMA – “La situazione degli sbarchi irregolari nel 2025 si sta confermando analoga al medesimo periodo del 2024, con quasi 50.000 arrivi”. A dirlo è stato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nel corso del suo intervento in videcollegamento alla conferenza internazionale ‘Palermo, Crocevia del Mediterraneo’, organizzata dalla fondazione MedOr nel capoluogo siciliano.
“A luglio e agosto abbiamo registrato un calo rispetto agli stessi mesi del 2024, che interpretiamo come un auspicabile segnale positivo di inversione del trend, sebbene i picchi di arrivi negli ultimi giorni impongano cautela e rappresentino il sintomo di una situazione non del tutto stabilizzata – ha aggiunto il titolare del Viminale -. Resta fermo il netto miglioramento sia rispetto al medesimo periodo del 2023, quando gli sbarchi erano stati pari a circa 115.000, ma anche rispetto al 2022, in cui erano stati circa 62.000”.
“Siamo convinti che il Patto europeo migrazione e asilo sarà sostenibile solo se saremo capaci di implementare un adeguato sistema di rimpatri. Un efficace e rapido sistema europeo di rimpatri rappresenta, infatti, una condizione essenziale per far funzionare il Patto, soprattutto per gli Stati di frontiera più esposti come l’Italia”, ha aggiunto.
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