ROMA – Contro l’ipocrisia della guerra ai telefoni in classe e per unirsi al grido dei Camalli che accompagna la Global Flotilla: “Dai porti alle scuole, noi blocchiamo tutto”. Nel primo giorno di scuola ‘ufficiale’ in Italia, per lo meno in alcune Regioni,, gli studenti dei licei romani di Osa – Opposizione Studentesca d’Alternativa- sono scesi in piazza per protestare davanti al Ministero dell’Istruzione al grido di “Ipocriti”. Nel mirino, la circolare che vieta l’uso del cellulare nell’orario scolastico, frutto “dell’ipocrisia del ministro Valditara”, spiegano i manifestanti.
“MINISTRO SI OCCUPA DI RENDERE LA SCUOLA REPRESSIVA”
“Dopo la carrellata di riforme repressive e classiste degli scorsi anni- proseguono sui social- il ministro si occupa di rendere la scuola ancora più oppressiva piuttosto che preoccuparsi dell’edilizia, dei disinvestimenti sul personale, della carneficina dell’ alternanza scuola lavoro, ecc.”. Insomma “Questa è la soluzione di Valditara ai problemi della scuola- ironizzano- Dopo anni di investimenti sulla digitalizzazione viene scaricata la colpa sugli studenti senza produrre interventi sistemici, questa di chiama ipocrisia”. Alle scuole al contrario “non serve vietare i telefoni ma finanziamenti per renderle di nuovo ascensori sociali”. “Vogliamo soldi alla scuola- concludono- e non alla guerra”.
IN CORTEO PER LA GLOBAL SUMUD FLOTILLA: “SOLDI ALLA SCUOLA, NO ALLA GUERRA”
L’ultimo appello si collega all’altro motivo che ha spinto i ragazzi a protestare: “Oggi 8 settembre, col suono della campanella eravamo fuori gli istituti per dire che mentre il governo Meloni e l’Unione Europea investono soldi in armi anziché nell’istruzione pubblica”, ribadiscono con fermezza dai social. Piuttosto i ragazzi si uniscono alla missione della Global Sumud Flotilla che “è in mare verso Gaza, con tonnellate di aiuti umanitari a bordo”. “La rabbia degli studenti è tale- prosegue Osa- che tra azioni e picchetti, a Roma è partito un corteo spontaneo per le strade di Trastevere”. Ma “questo è solo l’inizio- promettono, sostenendo l’appello fatto alla partenza della flottiglia da Genova dai Camalli- Ogni giorno saremo nelle scuole di tutto il paese fianco a fianco agli operai del @calp_genova e dell’Usb per pretendere la rottura degli accordi tra Italia e Israele”. In definituva, “Se bloccano la Sumud saremo pronti a bloccare tutto, anche la scuola- concludono- Saremo l’equipaggio di terra pronto a lottare a fianco della più grande spedizione umanitaria del secolo. Contro ogni complicità con genocidio e sionismo gli studenti sono indisponibili”.
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